- Dopo due anni e mezzo senza varcare i patri confini per guidare la “guerra popolare” dichiarata al Covid-19, Xi Jinping è volato in Asia centrale, regione strategica per gli interessi di Pechino e le relazioni con Mosca.
- L’allontanamento da Pechino segnala che Xi è un leader saldamente al comando, tanto da recarsi all’estero quando manca solo un mese a un congresso mai annunciato con tanto anticipo (47 giorni), dal quale è sicuro di ottenere un altro mandato a guidare il partito comunista e la Cina in un quadro internazionale sconvolto dall’uno-due pandemia-guerra in Ucraina.
- Giovedì, prima di ribadire pieno appoggio a Xi su Taiwan, Putin ha dichiarato che «apprezziamo molto la posizione equilibrata dei nostri amici cinesi sulla crisi ucraina. Comprendiamo le vostre domande e preoccupazioni e durante l’incontro di venerdì vi spiegheremo la nostra posizione».
Dopo due anni e mezzo senza varcare i patri confini per guidare la “guerra popolare” dichiarata al Covid-19, Xi Jinping è volato in Asia centrale, regione strategica per gli interessi di Pechino e le relazioni con Mosca. Sbarcato il giorno precedente nella capitale kazaka Nur-Sultan, il presidente cinese si è spostato giovedì in Uzbekistan, per il XXII summit dei capi di stato e di governo della Shanghai cooperation organization (Sco), a margine del quale ha incontrato il suo omologo russo Vlad



