Mohammed bin Salman è stato denunciato penalmente da Reporters sans frontières (Rsf), l’ong a difesa dei giornalisti e della libertà di stampa, per crimini contro l’umanità riguardo all’omicidio del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi. Il documento, lungo 500 pagine, è stato consegnato alla corte federale di giustizia di Karlsruhe. L’ong ha portato al vaglio dei giudici non soltanto il caso di Khashoggi ma una denuncia più ampia per le discriminazioni e le persecuzioni a cui sono sottoposti i giornalisti in Arabia Saudita.

«Rsf ha presentato una denuncia penale per crimini contro l’umanità contro il principe ereditario Mohammed bin Salman e altri alti funzionari sauditi presso il procuratore generale tedesco. La denuncia riguarda la diffusa e sistematica persecuzione dei giornalisti in Arabia Saudita, in particolare l’ncarcerazione di 34 di loro e l’omicidio di Jamal Khashoggi» comunicano da Reporters sans frontières (Rsf).

«I giornalisti in Arabia Saudita, che costituiscono una popolazione civile ai sensi del diritto internazionale, devono affrontare attacchi diffusi e sistematici nell'ambito delle politiche statali volte a punirli o metterli a tacere. Cinque sospettati identificati dalla denuncia sono responsabili» continua l’ong.

Recentemente la compagna di Khashoggi, Hatice Cengiz, ha chiesto via Twitter che il principe dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, venga punito per l’omicidio del suo compagno.

La Germania e i crimini contro l’umanità

Il fascicolo presentato da Reporters sans frontières (Rsf) per crimini contro l’umanità si unisce ad altri processi già avanzati da altre corte tedesche. Recentemente un ufficiale della sicurezza siriana è stato condannato per gli abusi, le torture commesse all’interno delle carceri di Damasco durante il regime di Bashar al Assad.

L’omicidio Khashoggi

Jamal Kashoggi, giornalista considerato un dissidente dal regime saudita, è stato attratto al consolato saudita di Istanbul nell’ottobre del 2018 con la scusa di dover sbrigare alcune pratiche burocratiche riguardo al suo futuro matrimonio. Qui è stato ucciso e smembrato dagli agenti della sicurezza di Mohammed bin Salman, come affermato da un report d’intelligence pubblicato dalle agenzie di sicurezza americane.

Dopo la pubblicazione del report, gli Stati Uniti hanno introdotto delle sanzioni contro gli 007 sauditi ma non contro il principe ereditario, una scelta cauta volta a non voler interrompere le relazioni con la monarchia alleata.

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