- I membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu stanno cercando di trovare un compromesso per il rinnovo del corridoio di Bab al-Hawa, l’ultimo valico di frontiera ancora attivo tra la Turchia e Idlib.
- Mosca ha proposto di lasciare aperto Bab al-Hawa soltanto per altri sei mesi in cambio di alcune concessioni da parte dell’Occidente sia in Siria che nel dossier ucraino, sfruttando a suo favore la posizione di forza da cui si trova a negoziare.
- Intanto le condizioni di vita a Idlib continuano a peggiorare e lo spettro di una nuova crisi umanitaria preoccupa anche la Turchia, che ha bisogno di maggiore stabilità nell’area occidentale per portare avanti i suoi progetti.
Gli effetti della guerra in Ucraina e il deteriorarsi delle relazioni tra Russia e Stati Uniti stanno mostrando i loro effetti anche in Siria. Da giorni il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite sta cercando di trovare un compromesso per rinnovare il corridoio di Bab al-Hawa, l’ultimo valico di frontiera ancora attivo tra la Turchia e Idlib, regione nelle mani di miliziani fedeli ad Ankara. Se Bab al-Hawa dovesse chiudere, i suoi 4 milioni di abitanti, per lo più sfollati interni, si ritr



