Dopo il caso dell’ufficiale della Marina italiana sorpreso a vendere documenti a un funzionario dell’ambasciata russa a Roma, un’altra spy story vede protagonista agenti di Mosca, questa volta però sul loro territorio.

Infatti, il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha arrestato un console del consolato generale ucraino a San Pietroburgo accusandolo di spionaggio sorpreso a ottenere informazioni sensibili da un agente russo.

A riferire la notizia è l’ufficio stampa dell’Fsb stesso attraverso l’agenzia di stampa russa Tass. «Il 16 aprile, il servizio di sicurezza federale ha arrestato il diplomatico ucraino, console del consolato generale ucraino a San Pietroburgo Alexander Sosonyuk, in flagrante dopo aver ricevuto dati riservati dai database delle forze dell’ordine russe e dell’Fsb», si legge nella dichiarazione.

L’Fsb ha specificato che «questa attività è incompatibile con lo status di diplomatico ed è di natura chiaramente ostile verso la Federazione Russa» e al console saranno applicate le misure previste dal diritto internazionale, cioè l’espulsione dal paese. Mentre l’agente russo è stato fermato.

Non si è fatta attendere la risposta dell’Ucraina, affidata al suo viceministro degli Esteri che ha definito l’arresto come una nuova provocazione da parte di Mosca.

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Tensioni

Nelle ultime settimane la Russia ha rafforzato la sua posizione militare in Crimea inviando un alto numero di truppe e soldati che ha provocato tensioni al confine. L’obiettivo russo è di evitare che l’Ucraina entri a far parte della Nato e perdere così uno stato cuscinetto che divide Mosca dai paesi che fanno parte della coalizione militare.

Sul caso è intervenuto anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che «ha ribadito l’incrollabile impegno degli Usa verso la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina» e ha espresso «preoccupazioni per l’improvviso rafforzamento russo nella Crimea occupata», chiedendo a Mosca di «allentare le tensioni». Proprio per questo Biden «ha proposto un incontro nei prossimi mesi in un paese terzo per discutere l’intera gamma dei problemi che devono affrontare Usa e Russia». Biden, aggiunge la Casa Bianca, ha «ribadito il suo obiettivo di costruire una relazione stabile e prevedibile» con il suo omologo Vladimir Putin.

Recentemente gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro Mosca per le interferenze russe nella campagna elettorale del 2020 volte a favorire una rielezione di Donald Trump screditando l’allora candidato democratico Joe Biden. Oltre alle sanzioni sono stati espulsi dal suolo statunitense dieci diplomatici del Cremlino e sono stati inseriti divieti di acquisto di bond russi da parte di istituti bancari e finanziari americani.

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