Dopo lo sciopero dei voli dello scorso 8 giugno i dipendenti della compagnia aerea irlandese Ryanair hanno indetto un’altra giornata di sciopero di 24 ore per il prossimo 25 giugno. 

L’azione di protesta è stata concordata dallla FiltCgil e Uiltrasporti e riguarderà anche altri paesi europei. Si prevedono notevoli disagi per questo fine settimana, ma l’azienda minimizza: lo sciopero «è indetto da sindacati che non hanno rappresentatività in Ryanair – ha detto il country manager Mauro Bolla – ora vediamo quante saranno le adesioni anche di chi non ha un sindacato di appartenenza. Un piano di emergenza? Noi pensiamo sempre alla situazione migliore non alla peggiore. Bisogna tenere presente che questo riguarda la situazione in Italia, ma lo sciopero è anche europeo».

Bolla ha detto anche che «allo sciopero dell'8 giugno non ha partecipato nessun assistente di volo o appartenente alla crew di bordo ha partecipato tutte le cancellazioni sono state legate allo sciopero dei controllori di volo. Ad oggi Ryanair ha negoziato un contratto di lavoro con i sindacati più rappresentativi. Sindacati che sabato non sciopereranno».

Oltre a Ryanair lo sciopero interessa anche altre compagnie low cost come EasyJet, Volotea, Malta Air e la società CrewLink. Sul sito dell’Enac sono disponibili tutti i voli garantiti.

Le richieste

Lo sciopero di Ryanair è dettato dalle «inaccettabili condizioni in cui piloti e assistenti di volo sono costretti a lavorare», dicono i sindacati. A influire ci sono anche i tagli ai salari, in un periodo in cui cresce il caro vita, e la mancanza di cibo e acqua per gli equipaggi. I dipendenti italiani «scioperano per chiedere contratti di lavoro in linea ai minimi salariali previsti dal contratto collettivo nazionale di settore, così come previsto dalla legge italiana».

Ma le condizioni di lavoro sono simili ma non uguali per tutti. I lavoratori di Easyjet scioperano per la «continua l'azione di lotta per protestare contro la compressione dei diritti dei lavoratori culminata in licenziamenti ingiustificati, contro la mancanza di solidità operativa e il totale degrado delle relazioni industriali». Mentre per Malta Air «la protesta continua contro l’atteggiamento aziendale che lede i diritti dei lavoratori per il mancato adeguamento delle retribuzioni minime e per le numerose azioni unilaterali con un ulteriore abbassamento dei salari giustificato da accordi individuali e pseudo-volontari», dicono i sindacati.

Le date degli altri scioperi in Europa:

Spagna (24, 25, 26, 30 giugno, 1 e 2 luglio).

Portogallo (24, 25 e 26 giugno).

Francia (25 e 26 giugno).

Belgio (24, 25 e 26 giugno).

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