L’amministratore della Commissione elettorale del Winsonsin ha annunciato che il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden, è risultato il vincitore. La vittoria è stata poi chiamata anche dai principali media americani, come la Cnn o il New York Times. Trump ha annunciato che chiederà il riconteggio dei voti: ma la sua strada per la riconferma si sta facendo più in salita.

Per sapere chi ha vinto le elezioni presidenziali Usa potrebbero èerà volerci giorni, «ci vorrà tempo», e allora «pazientate, abbiate fiducia» ha già detto il candidato democratico Joe Biden, primo a parlare. Il repubblicano Donald Trump ha twittato: «Vogliono rubarci il voto» (e Twitter bolla il messaggio come «fuorviante»).

Scontro istituzionale

Poi ha fatto il suo discorso. «Stiamo vincendo e non avremmo neppure bisogno di tutti questi stati (per avere la presidenza)». «Ci rivolgeremo alla Corte suprema», «è in corso una frode», «per quel che mi riguarda abbiamo già vinto»: da una parte l’attuale inquilino della Casa Bianca si è già arrogato la vittoria, anche in stati nei quali invece l’esito dello spoglio è tutt’altro che definito come la Pennsylvania. Dall’altra afferma che (in particolare con i voti per posta) vogliono «rubargli» il voto e dice che «se ci mettono troppo tempo non aspetteremo certo giorni». 

Dopo aver autoproclamato la propria vittoria nel discorso tenuto a notte fonda, al suo risveglio nella mattina americana del 4 novembre ha scritto: «La scorsa notte ero in vantaggio, spesso netto, in molti stati chiave. E poi ecco che uno a uno magicamente – appena è cominciata la conta dei voti per posta – è cominciato ad andare tutto storto. MOLTO STRANO!».

Battaglia legale

Il capo della campagna elettorale di Joe Biden, Jen O'Malley Dillon, assicura che il frontrunner dem combatterà ogni tentativo di Trump di rivolgersi alla Corte suprema per evitare il conteggio di voti. «Ci sono squadre legali pronte a essere rispiegate per resistere a questo tentativo», ha detto. Il presidente in carica nel suo discorso aveva detto che si sarebbe rivolto alla Corte e che voleva «che tutti i voti si fermino» ma a essere in corso sono i conteggi.

Il trofeo della Florida

Intanto proprio a Trump va la Florida, oltre che Ohio e Iowa. In Florida si è concentrata la battaglia elettorale, con l’attuale inquilino della Casa Bianca che qui ha stabilito la sua residenza (del resto ha una villa a Mar-a-Lago), ha tenuto comizi di continuo, e ha mobilitato i latinos, come gli esiliati cubani di Miami. Biden per la Florida ha schierato sul campo Barack Obama. Biden strappa ai repubblicani l’Arizona; un “flip” rispetto al 2016, quando lo stato andò a Trump. C’è poi un altro stato dove il presidente in carica nel discorso di stamattina si è dato per vincente e che invece va al contendente democratico: il Wisconsin. Biden è in testa anche in Michigan e recupera un po’ di distanza in Georgia, dove comunque Trump è avanti al momento.

Le ragioni dell’attesa

Per avere un risultato certo potrebbero servire giorni. I due candidati non hanno finora prevalso in maniera netta, anche se in alcuni stati chiave Trump è dato in vantaggio. All’inizio non sembrava: sia in Florida, che in Texas e Ohio, il vantaggio iniziale era per Biden, ma i repubblicani hanno prevalso. 

Al momento Donald Trump è in testa anche in stati che potrebbero diventare decisivi, come Pennsylvania e Michigan. Ma in questi casi lo scrutinio è più lento, anche perché i voti per posta non sono stati preparati per lo spoglio in anticipo, come è avvenuto invece negli altri stati.

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