I due candidati democratici a ballottaggi  in Georgia per il Senato federale hanno dichiarato la propria vittoria. Secondo le proiezioni della Cnn, i due candidati democratici sarebbero in vantaggio al ballottaggio per l’elezione dei senatori federali in Georgia. Si tratta di una battaglia decisiva per stabilire chi tra il partito democratico del presidente eletto, Joe Biden, e quello repubblicano del presidente in carica, Donald Trump, avrà il controllo del Congresso americano. Al centro della campagna elettorale ci sono stati anche i cambiamenti climatici.

L’elezione del primo senatore afroamericano

In particolare i dati della Cnn, danno ormai per certa la vittoria del candidato democratico, Raphael Warnock che se eletto rappresenterebbe una vittoria storica per due motivi: sarebbe il primo senatore afroamericano di sempre a essere eletto in Georgia e il primo candidato democratico a ottenere l’elezione nello stato americano da oltre vent’anni. In precedenza anche il presidente eletto, Joe Biden, aveva battuto un record simile riportando alla vittoria i democratici nella sfida per le presidenziali del 3 novembre. Warnock avrebbe quindi battuto la candidata repubblicana, Kelly Loeffler. La sfida decisiva ora è quella tra il democratico Jon Ossoff e il repubblicano, David Perdue. Con il 98 per cento di voti scrutinati un vantaggio di circa un punto percentuale, Ossoff ha dichiarato su Twitter la propria vittoria. 

Gli errori di Trump

L’importanza della sfida elettorale in Georgia ha ovviamente richiamato l’attenzione dei leader nazionali: sia Biden sia la sua vicepresidente eletta, Kamala Harris, si sono recati nello stato per sostenere i due candidati. Anche Trump è volato in Georgia con l’obiettivo di convincere gli elettori a votare e a riscattare il suo insuccesso elettorale alle ultime presidenziali. Proprio le polemiche sul voto nella sfida tra Biden e Trump potrebbero avere giocato un brutto scherzo al presidente americano. Il repubblicano ha infatti finora denunciato brogli, mai provati, che sarebbero stati commessi dai democratici nel corso delle presidenziali in diversi stati americani tra cui figura anche la Georgia. Le denunce di Trump, secondo un sondaggio, avrebbero convinto alcuni suoi sostenitori a non votare nei ballottaggi del 5 gennaio perché non si fidavano più del sistema elettorale.

Trump ha comunque provato a rianimare i suoi supporters invitandoli a non fare avvenire «un altro furto» come accaduto il 3 novembre. Un altro elemento che potrebbe non avere giocato a favore del presidente in carica è stata la pubblicazione di una registrazione in cui Trump chiedeva esplicitamente al segretario di Stato delle Georgia, il repubblicano Brad Raffensberger, di «trovare» i voti necessari a ribaltare la vittoria di Biden. La risposta di Raffensberger era stata laconica: «I voti non ci sono presidente. Non creda a tutto quello che legge sui social».

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