Nel decimo anniversario della guerra in Siria, il Regno Unito annuncia misure contro sei figure strettamente legate al presidente Bashar al-Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Dominic Raab, dichiarando che la mossa vuole essere un chiaro messaggio sul fatto che «devono rispondere dei crimini commessi». Le persone sanzionate includono il ministro degli Esteri Faisal Mekdad, il consigliere di al-Assad Luna al-Shibl, il finanziere Yassar Ibrahim, l'uomo d'affari Muhammad Bara' Al-Qatirji, il comandante della Guardia Repubblicana Malik Aliaa e il maggiore dell'esercito Zaid Salah. Le accuse, tuttavia, sono rivolte più in generale al regime siriano che, come ha precisato il ministro inglese, «ha sottoposto il popolo a un decennio di brutalità».

Il Foreign Commonwealth and development office (Fcdo) del Regno Unito ha inoltre esortato il governo di al-Assad a rilasciare coloro che sono detenuti arbitrariamente e a permettere l'accesso di aiuti nel paese senza porre ostacoli. 

Dieci anni in guerra

Le sanzioni inglesi seguono le 353 già notificate dall'Unione europea. Bruxelles, infatti, ha iniziato a imporre sanzioni alle autorità siriane già nel 2011, per la violenta repressione delle proteste antigovernative. Quasi mezzo milione di persone sono state uccise e più di 23 milioni sono state costrette a lasciare la Siria. Secondo l’Onu più dell'80 per cento dei siriani ora versa in una situazione di povertà, il 60 per cento vive in povertà assoluta.


 

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