- In Sudan siamo arrivati allo scontro finale tra tra esercito regolare, sotto la guida del presidente Abdel Fattah al Buhran, e le milizie delle Rapid support forces (Rsf) del vicepresidente Hamdam Dagalo
- Entrambi fanno parte di un gioco più grande: al Buhran è legato al Cairo di al Sisi e ha rapporti regolari con Addis Abeba. Dagalo invece alleato con gli eritrei ed ha legami di affari con il Golfo, in particolare con gli Emirati
- I commentatori si sono concentrati soprattutto sulla questione dei miliziani della Wagner, ma il quadro di alleanze internazionali è molto più complesso
Nella partita del Sudan la società civile è vittima di interessi internazionali
16 aprile 2023 • 16:34