La premier ha promesso in dote agli Usa l’abbandono della Via della seta, e Tajani è in Cina per gestire la transizione: della seta resta solo il cuscinetto diplomatico col quale attutire la caduta. Il ministro prepara la visita di Meloni; e anche Mattarella andrà in Cina
La missione cinese di Antonio Tajani è una: ammortizzare gli urti. Per il governo Meloni la presa di distanza dell’Italia dalla Belt and Road Initiative è già nei fatti. L’attuale premier aveva fatto della sua appartenenza al fronte anticinese un tema di campagna elettorale e un argomento per la propria legittimazione come forza di governo agli occhi degli Usa. Non c’è da stupirsi quindi che ora le pressioni statunitensi si siano fatte sentire, e che Meloni e i suoi le sentano tutte. Ma



