Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto all’Unione europea di rivedere «in profondità» il Trattato di Schengen che stabilisce la libera circolazione delle merci e delle persone negli stati membri della comunità europea. Parlando alla frontiera franco-spagnola al colle del Perthus, il leader di En Marche ha anche sottolineato che i recenti attacchi terroristici «impongono all'Europa di intensificare» il suo impegno. Il presidente francese ha inoltre annunciato che, «tenuto conto dell'evoluzione della minaccia terroristica» e per «combattere l'immigrazione clandestina», sarà raddoppiato il dispiegamento di forze dell'ordine alle frontiere: 4.800 poliziotti, gendarmi e militari saranno mobilitati.

Per perseguire l’obiettivo della lotta al terrorismo, ha detto il presidente ai microfoni di Bfmtv, «abbiamo deciso di intensificare molto fortemente il controllo alle frontiere nello spazio Schengen», aggiungendo di ritenere che «azioni terroristiche possono essere condotte da persone che sfruttano i flussi migratori». Le parole di Macron fanno riferimento agli attacchi terroristici, perpetrati da terroristi islamici, che hanno colpito la settimana scorsa la città francese di Nizza, dove tre persone sono state assassinate fuori da una chiesa, e la capitale austriaca, Vienna, dove un attentatore ha ucciso quattro persone lunedì sera.

Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha invece proposto di «sospendere per un certo periodo di tempo gli accordi di Schengen». Secondo il primo cittadino francese, «Nizza non è stata colpita dal terrorismo in quanto Nizza, ma a causa della sua vicinanza alla frontiera». Estrosi ha anche proposto che le procedure di richieste di asilo siano effettuate nei paesi d'origine e di ritirare lo stato di rifugiato a chi lo ottiene e poi commette reati.

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