Il presidente americano Donald Trump ha definito «ridicole» le accuse alla base della procedura di impeachment portata avanti dai democratici nei suoi confronti. Secondo il repubblicano, le azioni dei suoi oppositori stanno causando «una grande rabbia» nel paese. Trump è accusato dai democratici e anche da parte dei repubblicani di avere incitato i suoi sostenitori ad assaltare il Congresso il 6 gennaio mentre i membri delle due Camere erano riuniti per eleggere formalmente il presidente eletto, Joe Biden. Nel frattempo, un membro del Congresso ha detto alla Cnn che sostenitori di Trump stanno programmando di circondare armati il Congresso il giorno dell’inagurazione del mandato di Biden. A dare la notizia ai legislatori sono stati diversi funzionari di polizia durante un incontro su come gestire l’evento fissato per il 20 gennaio. 

Buona la seconda?

Lunedì 11 gennaio i democratici hanno presentato formalmente il documento che accusa Trump di avere «incitato alla insurrezione» i suoi supporter e di essere quindi stato la causa dell’assalto al Congresso che ha causato cinque morti, tra cui un agente. Una prima procedura di impeachment volta a rimuovere Trump era già stata presentata dai democratici nel settembre del 2019, ma era poi stata bloccata al Senato dove i repubblicani si erano rifiutati di votare la rimozione del presidente in carica. All’epoca l’accusa nei confronti di Trump era di avere provato a convincere il presidente ucraino a mettere sotto processo Biden, all’epoca candidato alle primarie democratiche.

Le altre opzioni

L’impeachment non è però l’unica opzione sul tavolo per rimuovere il presidente americano. La presidente della Camera, Nancy Pelosi, e una parte dei repubblicani hanno infatti chiesto al vicepresidente, Mike Pence, di avviare il meccanismo del 25esimo emendamento che permetterebbe la rimozione di Trump in quanto «non capace di lasciare il potere». L’esito di questa richiesta non è però scontato visto che richiederebbe un intervento diretto di Pence chiamato a essere responsabile della fine anticipata della sua stessa amministrazione. Il termine del mandato di Trump è comunque fissato per il 20 gennaio quando Biden si insedierà ufficialmente. Il repubblicano ha già fatto sapere di non volere essere presente alla cerimonia, mentre, secondo alcuni media, sua figlia Ivanka avrebbe manifestato la volontà di presentarsi per ragioni di opportunità politica. La sua decisione ha scatenato le ire del padre. 

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