Dopo che i sostenitori del presidente americano, Donald Trump, hanno assaltato il Congresso al lavoro per confermare la nomina del presidente eletto Joe Biden, diversi politici repubblicani e democratici hanno chiesto di vagliare l’ipotesi di rimuovere il presidente americano. La decisione di Trump di autorizzare definitivamente la transizione in favore di Biden potrebbe essere infatti ormai una scelta tardiva dopo che quattro persone hanno perso la vita a seguito degli scontri da lui aizzati. Tra le idee in campo, oltre all’impeachment, c’è il cosiddetto il 25esimo emendamento che prevede la rimozione del presidente americano impossibilitato o non intenzionato a trasferire il potere. 

Come funziona?

Per iniziare il processo di applicazione del 25esimo emendamento, è necessario che il vicepresidente americano, incarico in questo momento ricoperto da Mike Pence, sia d’accordo con la rimozione e che la proposta trovi d’accordo anche la maggioranza dei funzionari del governo. In seguito il presidente americano può inviare una lettera al Congresso contro la decisione a cui i firmatati della proposta possono nuovamente rispondere. In seguito la questione viene votata dal Senato e dalla Camera che la possono approvare solo con una maggioranza di due terzi.

Può essere implementato contro Trump?

Ci sono diversi dubbi sull’effettiva capacità di implementare il 25esimo nel caso di Trump. Innanzitutto, non è detto che il vicepresidente Pence voglia arrivare a uno strappo simile con il suo presidente anche se negli ultimi giorni Trump e i suoi sostenitori hanno attaccato duramente Pence per non essere intervenuto per bloccare il processo della nomina di Biden. I veri problemi riguardano però le tempistiche visto che il mandato del repubblicano scadrà ufficialmente il 20 gennaio e anche l’effettiva possibilità di trovare il supporto necessario tra i membri del Congresso. Diversi legislatori si sono infatti dimostrati fedelissimi a Trump anche dopo i fatti del 6 gennaio, continuando a ostacolare il conteggio dei voti in diversi stati chiave per fermare la nomina di Biden. Inoltre, lo stesso Biden ha preferito finora non esprimersi sulla questione probabilmente per evitare ulteriori tensioni nel paese.

La storia

Introdotto dopo l’omicidio del presidente, John Fitzgerald Kennedy, avvenuto nel 1963, il 25esimo emendamento era stato istituito per creare la possibilità di rimuovere, secondo una procedura chiara e organizzata, un presidente che non fosse più in grave per motivi salute di esercitare il proprio mandato e di concedere la transizione. L’emendamento non è finora mai stato applicato, ma nel 1981 lo staff del presidente repubblicano, Ronald Reagan era stato pronto a firmare le carte dopo la sparatoria che aveva visto ferito il politico. Il caso di Trump sarebbe quindi un unicum nella storia americana.

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