Nel 2010 gli strateghi repubblicani hanno insegnato al leader di Fidesz come prendere il potere. Ora il miglior sodale europeo del tycoon ispira piani per trasformare gli Usa in una palestra illiberale
Certe campagne elettorali, proprio come certi amori politici, fanno dei giri strani e poi ritornano. Sono stati proprio due strateghi repubblicani a costruire la strategia che ha consentito a Viktor Orbán di riprendersi il potere in Ungheria nel 2010; e adesso è il premier ungherese a finire dentro la campagna elettorale del repubblicano più esposto del momento. «C’è un tizio davvero tosto», ha detto Donald Trump nel comizio clou con cui ha ottenuto ufficialmente la nomina di candidato dei repub



