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La Turchia minaccia un nuovo intervento via terra in Siria

  • Dopo i bombardamenti di domenica, il presidente Erdogan ha detto che potrebbe iniziare un attacco di terra. Tra i bersagli potrebbe esserci anche la città di Kobana, diventata famosa per la sua resistenza all’Isis.
  • I turchi hanno giustificato i nuovi attacchi come una rappresaglia per l’attentato di Istanbul in cui lo scorso 13 novembre sono morte sei persone.
  • Un eventuale attacco di terra turco in Siria sarebbe la quarta operazione militare di questo tipo dal 2016. Al momento l’esercito turco controlla diverse città e villaggi oltre il confine siriano, lungo un fascia profonda circa cinquanta chilometri.

L’attacco contro le milizie curde nel nord della Siria e in Iraq potrebbe essere solo l’inizio di una nuova operazione militare, ha lasciato intendere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «La nostra non sarà soltanto un’operazione aerea», ha detto ieri dopo che domenica una serie di attacchi aerei e bombardamenti in Siria ed Iraq hanno ucciso almeno cinquanta persone, tra cui miliziani curdi, soldati dell’esercito siriano e civili. È un’azione che potrebbe destabilizzare ulteriormente un

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