aumento dei prezzi

Turchia, il destino di Erdogan è appeso all’inflazione

Turkey's President Recep Tayyip Erdogan speaks during a media conference at the G20 summit in Rome, Sunday, Oct. 31, 2021. The two-day Group of 20 summit concluded on Sunday, the first in-person gathering of leaders of the world's biggest economies since the COVID-19 pandemic started. (AP Photo/Domenico Stinellis)
Turkey's President Recep Tayyip Erdogan speaks during a media conference at the G20 summit in Rome, Sunday, Oct. 31, 2021. The two-day Group of 20 summit concluded on Sunday, the first in-person gathering of leaders of the world's biggest economies since the COVID-19 pandemic started. (AP Photo/Domenico Stinellis)
  • Erdogan sta lottando sui media locali per controllare la narrativa sull'inflazione ma sempre con meno successo. L’aumento dei prezzi riduce il potere di acquisto della classi più disagiate e riduce i consensi al partito di maggioranza Akp.
  • L'ipotesi degli economisti indipendenti è che il tasso di inflazione su base annua sia più vicino al 30 per cento rispetto al 20 per cento ufficiale.
  • Secondo previsioni della Banca europea per la ricostruzione lo sviluppo (Bers), con sede a Londra, l'economia turca crescerà del 9 per cento quest'anno, ma le incoerenti decisioni della Banca centrale e l’elevata inflazione potrebbero danneggiare la ripresa.

La corsa senza freni dell’inflazione in Turchia, con i suoi effetti devastanti sul potere di acquisto delle classi più povere, potrebbe decidere il destino politico del presidente filoislamico Recep Tayyip Erdogan (così come potrebbe accadere lo stesso negli Stati Uniti per Joe Biden). Ma perché tanta enfasi sul corso dei prezzi al consumo in un mercato emergente? Presto detto. Dopo che Erdogan ha costretto una serie di governatori della Banca centrale turca a tagliare i tassi di interesse su

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