I capi di stato e di governo hanno discusso questa mattina i temi economici ed energetici. Il tema del tetto ai prezzi del gas sarà di fatto ulteriormente rinviato. Neppure il piano B di Mario Draghi, e cioè puntare su un summit straordinario sull’energia a luglio in mancanza di consenso adesso, è passato. La Commissione è incaricata di stilare un rapporto da discutere nel Consiglio europeo di ottobre. Nel frattempo la situazione resta allarmante. Il cancelliere Olaf Scholz in apertura della seconda giornata di Consiglio europeo ha detto ai cronisti che le nostre economie stanno fronteggiando «sfide enormi anche per la guerra». Il suo ministro dell’Economia Robert Habeck ieri ha alzato il livello di allerta dopo i tagli alle forniture di gas da parte della Russia.

La conferenza stampa di Draghi

«L’Ue sta crescendo e sta diventando sempre più importante», ha detto il premier italiano in riferimento al processo di allargamento. Ma resta anche il capitolo – dolente – dell’energia. Sul tetto ai prezzi del gas «bisogna agire ora perché ancor prima della guerra i prezzi sono aumentati e ora gli aumenti si spargono anche su altri beni». Price cap urgente quindi, eppure «la Commissione ha bisogno di tempo per preparare un rapporto, non solo sul cap ma anche su una eventuale riforma del mercato dell’energia elettrica», e il rapporto finirà sul tavolo del Consiglio europeo soltanto a ottobre. Draghi ha anche riferito che l’Italia, che prima dipendeva dal gas russo al 40 per cento, ora grazie ad altri fornitori e alle misure messe in campo è scesa al 25. 

Si sblocca il veto sui Balcani

Oggi il parlamento bulgaro ha dato il via libera alla soluzione di compromesso promossa dalla presidenza francese, che serviva a sbloccare il veto della Bulgaria: aveva di fatto congelato i negoziati per l’ingresso della Nord Macedonia, e di riflesso pure dell’Albania, nell’Ue. Per approfondire il tema dei Balcani in questo Consiglio europeo leggi qui

Gli accordi presi

Il primo giorno di Consiglio europeo si è concluso con un consenso sull’idea di una «Europa più ampia». Significa che i governi hanno dato il loro consenso unanime allo status di candidate per Ucraina e Moldavia. Sono state anche adottate le conclusioni su una «Wider Europe», che includono il progetto di comunità politica di forgia macroniana. Niente via libera invece a una convenzione per riformare i trattati, sulla quale l’Europarlamento aveva invitato i governi a dare il via libera; sarebbe bastata la maggioranza semplice.

Le conclusioni del Consiglio su Ucraina e Moldavia

Le conclusioni del Consiglio su una «grande Europa» e sul futuro dell’Europa

Ieri sera il via libera al percorso europeo per l’Ucraina ha prodotto dichiarazioni entusiaste. Qui la conferenza stampa con l’annuncio.

Come è andata in sintesi la prima giornata di Consiglio?

Quando i leader arrivano a Bruxelles per la due giorni di Consiglio europeo, il primo esito del summit è già scritto. Il consenso dei capi di stato e di governo per assegnare lo status di candidata all’Ucraina e alla Moldavia, è ormai maturo. Tre mesi fa Mario Draghi aveva perorato la causa e nelle ultime settimane gli equilibri si sono spostati in questa direzione.

C’è invece un capitolo che fatica anche solo a entrare in agenda e sul quale i tempi per l’Europa non sembrano mai maturi abbastanza, nonostante l’evidente ricatto della Russia. Quel tema è il gas, e nel pomeriggio di giovedì il governo italiano ha lavorato febbrilmente per portare anche la Germania a bordo sulla proposta di tetto ai prezzi.

Di fronte alle resistenze al piano, l’escamotage di Chigi per non abbandonare l’iniziativa è proporre un summit straordinario sull’energia a luglio.

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La spinta dell’Europarlamento

Giovedì gli eurodeputati hanno approvato a larga maggioranza (529 voti favorevoli, 45 contrari e 14 astensioni) una risoluzione nella quale invitano i leader a concedere senza indugio lo status di paese candidato Ue all’Ucraina e alla Moldavia, e a fare lo stesso con la Georgia quando il governo avrà soddisfatto le priorità indicate dalla Commissione europea.

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