Durante l’incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte alla Casa Bianca, il presidente Usa ha minacciato anche dazi secondari al 100 per cento per chi commercia con la Russia e annunciato un’intesa con l’Alleanza per inviare armi all’Ucraina, che saranno pagate dagli alleati europei
Dopo un fine settimana di intensi attacchi da parte dell’esercito russo contro l’Ucraina, è arrivato a Kiev l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg. «Difesa, rafforzamento della sicurezza, armi, sanzioni, protezione del nostro popolo, rafforzamento della cooperazione tra Ucraina e Stati Uniti: sono molti gli argomenti di discussione», ha fatto sapere il capo dell’ufficio presidenziale dell’Ucraina Andriy Yermak.
Oggi è anche il giorno in cui Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca il segretario generale della Nato Mark Rutte e ha annunciato un nuovo piano di invio di armamenti a Kiev. Il presidente statunitense ha confermato che verranno forniti sistemi di difesa antiaerea Patriot, «di cui gli ucraini hanno disperatamente bisogno». I sistemi faranno parte di un accordo multilaterale: le armi verranno prodotte dagli Stati Uniti ma pagate dagli alleati europei, come ha precisato Trump, che ha parlato di un’intesa «coordinata con la Nato».
Ma al centro della giornata c’è soprattutto l’avvertimento lanciato a Mosca. «Sono molto scontento della Russia», ha detto Trump. «Imporremo dazi molto severi, tariffe al 100 per cento, se non ci sarà un accordo entro 50 giorni». Il presidente ha parlato di «dazi secondari» da applicare nel caso in cui non si riesca a raggiungere un’intesa nel tempo stabilito.
La Germania, invece, ha già fatto sapere che non sarà in grado di inviare missili Taurus né Patriot, nonostante la «richiesta rinnovata» di Kiev. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha detto in un’intervista al Financial Times che i Patriot rimasti sono «davvero troppo pochi», di conseguenza «non possiamo darne altri».
Le armi inviate all’Ucraina saranno fondamentali in questa fase in cui le trattative sono in stallo e l’esercito russo sta ottenendo importanti risultati sul campo di battaglia. Secondo fonti stampa, Mosca starebbe pensando a lanciare una nuova controffensiva entro i prossimi sessanta giorni.
PUNTI CHIAVE
17:26
Trump: «Armi all’Ucraina, ma l’Europa paga. E dazi se Mosca non cede»
13:58
Zelensky propone al vice premier Svyrydenko di diventare il nuovo primo ministro ucraino
08:42
Macron annuncia il riarmo per difendersi dalla Russia
08:18
Gli Usa invieranno i Patriots all'Ucraina
08:01
Il programma della visita di Kellogg
La conferma del tycoon: «Accordo con la Nato pienamente approvato e pienamente realizzato»
Il presidente Usa, al pranzo del Faith Office della Casa Bianca, ha confermato che l'accordo con la Nato è ora "pienamente approvato e pienamente concluso".
Trump ha dichiarato: «Abbiamo avuto un ottimo incontro con la Nato, il Segretario Generale, e faremo qualcosa di un po' diverso per questo paese. Forniremo alla Nato un'ingente quantità di armi, loro consegneranno le armi e pagheranno il 100% delle armi. Lo faremo con la Nato, e la cosa è pienamente approvata, pienamente fatta, invieremo loro un sacco di armi di tutti i tipi e loro consegneranno quelle armi immediatamente alla… parte in guerra… e loro pagheranno».
Trump su Putin: «Ha imbrogliato gli altri, ma non me»
«Non voglio dire che è un assassino, ma è un tipo duro. Ha imbrogliato Clinton, Bush, Obama, Biden… ma non ha imbrogliato me». Così Donald Trump ha parlato di Vladimir Putin durante l’incontro con la stampa alla Casa Bianca.
Il presidente ha raccontato di aver avuto «molte conversazioni» con il leader russo: «Ogni volta penso che sia andata bene, poi partono i missili su Kiev o un’altra città. Dopo tre o quattro volte capisci che parlare non significa nulla».
Interrogato sul perché abbia concesso 50 giorni a Putin per raggiungere un accordo, Trump ha evitato la risposta diretta: «Questa non è la mia guerra, è la guerra di Biden. Con me non sarebbe mai scoppiata».
Nello stesso incontro, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha lanciato un messaggio a Mosca: «Se fossi Putin, tratterei i negoziati sull’Ucraina in maniera più seria».
Trump: «Armi all’Ucraina, ma l’Europa paga. E dazi se Mosca non cede»
Donald Trump ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, per l’invio di armi all’Ucraina. «Manderemo il meglio alla Nato, sarà un’operazione coordinata con l’Alleanza», ha detto il presidente americano, specificando che saranno i Paesi europei a coprire i costi: «Noi, gli Stati Uniti, non pagheremo nulla. Non le compreremo, ma le produrremo e saranno loro a pagarle».
Trump ha anche avvertito Mosca: «Siamo molto, molto insoddisfatti della Russia e applicheremo dazi molto severi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni. Dazi al 100 per cento, li chiameremo dazi secondari».
Kellogg e Zelensky: armi, droni e ipotesi di cessate il fuoco
Nuovi dettagli dall’incontro tra l’inviato statunitense Keith Kellogg e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo la presidenza ucraina, i due hanno discusso dei recenti attacchi russi contro civili e infrastrutture, della situazione sul fronte e delle esigenze dei soldati. Zelensky ha ribadito la disponibilità dell’Ucraina ad acquistare armi americane, in particolare sistemi di difesa aerea.
Si è parlato anche della possibilità di produzione congiunta di droni, di acquisti diretti da parte degli Stati Uniti e di forniture coordinate con i partner europei.
Un altro punto centrale dell’incontro è stato quello delle prospettive di cessate il fuoco e delle condizioni per una pace «giusta e duratura». Le parti hanno discusso anche di come aumentare la pressione sulla Russia, a partire dalle sanzioni, con attenzione al disegno di legge bipartisan proposto dai senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal, che ha già ricevuto il sostegno di oltre 80 membri del Senato Usa.
Zelensky propone al vice premier Svyrydenko di diventare il nuovo primo ministro ucraino
In un aggiornamento sui social media, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di aver chiesto al vice primo ministro Yulia Svyrydenko di diventare il nuovo primo ministro del paese dilaniato dalla guerra. Se confermato, Svyrydenko sostituirebbe l'attuale primo ministro Denys Shmyhal , in carica dal 2020.
La Germania conferma il progetto di fornire "più di tre" sistemi Patriot all'Ucraina
Il portavoce del governo tedesco ha comunicato che i partner europei contribuiranno all'acquisto dei sistemi Patriot per l'Ucraina, mentre la Nato non sarà direttamente coinvolta.
È giunta la conferma che "dal punto di vista dell'Ue, i colloqui riguardano più di tre sistemi Patriot per l'Ucraina. Sono in corso discussioni sulle modalità di attuazione, vale a dire quanti sistemi ci saranno, chi li gestirà e come saranno finanziati", ha detto il portavoce, riferendosi alla visita del ministro della Difesa Boris Pistorius a Washington.
Zelensky, presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato al parlamento un disegno di legge per prorogare la legge marziale e "il termine di mobilitazione generale" fino al 5 novembre. La votazione avrà luogo la prossima settimana.
L'Ucraina è sotto legge marziale dal 24 febbraio 2022, quando la Russia ha lanciato un'invasione su vasta scala del paese.
Media Usa: il piano Trump include missili a lungo raggio
Il nuovo piano per la fornitura di armi americane all’Ucraina, che il presidente Donald Trump si appresta a illustrare alla Casa Bianca, potrebbe includere anche missili a lungo raggio in grado di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo, compresa Mosca. Lo riferisce Axios, citando due fonti informate sui contenuti dell’iniziativa. Il piano sarà discusso oggi nel corso del vertice tra Trump e il segretario generale della Nato Mark Rutte.
Kos: «Allargamento strumento di sicurezza, l’Ucraina paga il prezzo più alto»
«Il contesto geopolitico è molto diverso dal passato: l’ampliamento dell’Unione non è più un fatto tecnico ma uno strumento geopolitico cruciale per la sicurezza e la democrazia in Europa. Noi europei dobbiamo assumerci più responsabilità per la nostra sicurezza», ha detto Marta Kos, Commissario Ue all’Allargamento, intervenendo all’assemblea parlamentare della Nato.
«Il motto del mio mandato viene da Simone Veil. Disse nel 1979 che per proteggere la prosperità in Europa si doveva allargare l’Europa, e questo va di pari passo con l’ampliamento della Nato», ha proseguito Kos, sottolineando come «integrare le giovani democrazie ha dato loro stabilità e sicurezza».
Poi l’affondo sull’Ucraina: «Sta pagando il prezzo più alto per non aver completato quel processo». Infine, l’appello: «Dobbiamo creare una casa sicura per chi ha deciso liberamente di aderire all’Ue».
Macron annuncia il riarmo per difendersi dalla Russia
"La minaccia russa è preparata, organizzata e duratura. Dobbiamo essere in grado di affrontarla. Dobbiamo organizzarci per affrontare questa minaccia e scoraggiarla", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel tradizionale discorso alle forze armate in vista della ricorrenza odierna del 14 luglio. Per l'inquilino dell'Eliseo l'invasione dell'Ucraina ha dimostrato in maniera inconfutabile che "viviamo in un momento di sconvolgimento. Mai dal 1945 la libertà è stata così minacciata e la pace nel continente è dipesa dalle nostre decisioni attuali". Dunque, "Per essere liberi in questo mondo, bisogna essere temuti. Per essere temuti, bisogna essere potenti".
Trump a Macron: "Putin vuole prendersi tutto"
Donald Trump ha detto al presidente francese Emmanuel Macron che il leader russo Vladimir Putin "vuole prendersi tutto", riferendosi ad una prevista nuova offensiva di Mosca nell'Ucraina orientale: lo riporta Axios, che cita una fonte a diretta conoscenza della conversazione. Trump, rivela il sito di notizie Usa, ha parlato con Macron subito dopo una telefonata avuta con Putin il 3 luglio. Durante questa conversazione, Putin - sempre secondo Axios - ha detto a Trump che stava pianificando un'altra escalation a est nei successivi 60 giorni, per raggiungere i confini amministrativi delle regioni in cui ha una presenza
Gli Usa invieranno i Patriots all'Ucraina
Gli Usa invieranno sistemi di difesa antiaerea Patriot all'Ucraina. Lo ha annunciato il presidente Donald Trump che oggi riceverà alla Casa Bianca il segretario generale della Nato Mark Rutte. La consegna di armi da parte di Washington farà parte di un accordo che coinvolge la Nato, che pagherà gli Stati Uniti per le armi inviate all'Ucraina, secondo Trump. «Manderemo loro dei Patriot, di cui hanno un disperato bisogno», ha detto Donald Trump, aggiungendo: «Non ho ancora deciso quanti, ma li riceveranno perché hanno bisogno di protezione. In realtà invieremo loro una serie di attrezzature militari molto sofisticate e ci pagheranno al 100 per cento per questo», ha detto ai giornalisti.
Abbattuti 61 droni russi nella notte
Le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 61 droni lanciati dalla Russia nel corso di un attacco notturno. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev, specificando che altri 47 droni russi sono stati messi fuori servizio grazie ad operazioni di disturbo elettronico. Come reso noto dall'Aeronautica Ucraina, a causa della caduta di detriti si sono verificati dei danni materiali.
Il programma della visita di Kellogg
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg è arrivato in Ucraina. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'ufficio presidenziale dell'Ucraina, Andriy Yermak. "Difesa, rafforzamento della sicurezza, armi, sanzioni, protezione del nostro popolo, rafforzamento della cooperazione tra Ucraina e Stati Uniti: sono molti gli argomenti di discussione", ha scritto Yermak. "La Russia non vuole cessare il fuoco. La pace attraverso la forza e' il principio del presidente statunitense Donald Trump e noi sosteniamo questo approccio", ha aggiunto il capo dell'ufficio presidenziale.
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