Il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, continua a mostrare il volto della repressione all’Europa. Prima provoca il dirottamento dell’aereo con a bordo il giornalista bielorusso Roman Protasevich, poi in serata firma una legge che limita drasticamente le attività dei media e consente la loro chiusura senza un’udienza in tribunale.

La risposta dei funzionari e dei leader dell’Unione europea non si è fatta attendere e dopo le decise condanne di von der Leyen, Michel e Borrell sono arrivate le sanzioni nella notte di ieri che si accumulano a quelle già imposte nei mesi precedenti.

I provvedimenti

Le sanzioni hanno colpito i funzionari bielorussi implicati nel dirottamento dell’aereo dove viaggiava il giornalista Protasevich e le compagnie di volo nazionali, che ora non possono più utilizzare lo spazio aereo e gli aeroporti dell’Unione europea. Misure simili sono state adottate sia dall’Ucraina che dal Regno Unito. Ma non solo, è stata anche decisa l’apertura di un’indagine da parte dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile. Oltre a chiedere il rilascio di Protasevich, giornalista tra i fondatori di un gruppo organizzativo delle proteste dello scorso anno per la caduta del regime ultra ventennale di Lukashenko, i leader europei hanno anche sollecitato le autorità di Minsk a liberare la sua fidanzata russa, Sofia Sapega, che è stata fatta scendere dall’aereo con lui.

Nella giornata di ieri, Protasevich è apparso in video affermando di essere stato trattato “bene” dalle autorità bielorusse e ha aggiunto che sta fornendo prove riguardo al suo coinvolgimento nelle proteste del 2020.

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen ha anche aggiunto che il pacchetto economico e di investimenti da 3 miliardi di euro previsto per la Bielorussia rimarrà sospeso fino a quando il paese «non diventerà democratico».

La risposta Usa

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha invece definito il dirottamento del volo commerciale come «un diretto affronto alle norme internazionali», un «fatto oltraggioso». Per quanto riguarda Protasevich Biden ha aggiunto: «Gli Usa si uniscono ai paesi del mondo che chiedono il suo rilascio, così come il rilascio delle centinaia di prigionieri politici detenuti ingiustamente dal regime di Lukashenko». Dall’inizio delle proteste sono più di 34mila le persone che sono state arrestate in Bielorussia, tra cui decine di giornalisti, e migliaia quelle picchiate dalle forze di polizia durante le manifestazioni. Lukashenko è stato rieletto alla presidenza nell’agosto scorso tra polemiche e proteste nella popolazione. Gli vengono contestati vari brogli elettorali e molti attori internazionali ancora non lo riconoscono come presidente. Per cercare di sedare le proteste, a febbraio Lukashenko ha promesso una nuova costituzione da far approvare entro la fine del 2021.

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