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Un artista ucciso nelle proteste. Continua la repressione a Minsk

Oppositori caricati sui furgoni della polizia a Minsk. Foto: APN
Oppositori caricati sui furgoni della polizia a Minsk. Foto: APN
  • Il pittore trentunenne Roman Bondarenko è stato ucciso dai colpi della polizia: protestava in piazza, è stato arrestato e non ne è uscito vivo. Il regime dice che era un alcolizzato.
  • Ma nessuno, tantomeno l’Ue, crede alla versione di Lukashenko, dopo le elezioni falsate di agosto e la brutale repressione del dissenso in corso da allora.
  • Vitali Z. è un ricercatore che risponde via Telegram e racconta come vengono organizzate le proteste, perché non si fermano, cosa c’è in ballo. «Del mio amico Dimitri non si sa più nulla dal giorno dell’arresto». Oltre ai morti, ci sono i tanti scomparsi.

È avvenuta una vera tragedia a Minsk. Roman Bondarenko è stato ucciso; aveva trentun anni. È stato colpito dalla polizia in piazza, nella capitale». Così recita uno degli ultimi post di Voices From Belarus, che è tra i tanti gruppi Telegram che raccolgono testimonianze delle proteste in Bielorussia. Il giovane pittore, dopo essere stato fermato dalla polizia la sera di mercoledì 11 novembre mentre protestava pacificamente, nelle prime ore del mattino di giovedì è stato picchiato e portato in car

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