La città di New York e la costa orientale degli Stati Uniti sono state colpite nelle ultime ore dall’uragano Ida, che si era abbattuto domenica sulla Louisiana lasciando un milione di persone senza acqua ed elettricità. Su Central Park in un’ora sono caduti otto centimetri di pioggia. La città registra un raro «emergency flood warning» e il record di precipitazioni toccato una settimana fa è già stato abbattuto. Almeno 45 persone sono morte annegate tra New York, New Jersey e Pennsylvania.

La polizia cittadina ha invitato le persone a non uscire di casa e i vigili del fuoco stanno soccorrendo chi ha chiesto aiuto. Molte stazioni della metropolitana sono chiuse e i voli in partenza dalla città sono sospesi. In rete circolano molti video che mostrano la situazione nella metro, con le cascate di acqua sui treni e sulle banchine, veicoli sommersi fino ai finestrini e la spazzatura che galleggia per le strade. L’ufficio del National Weather Service di New York aveva diramato un livello di allerta riservato a «situazioni rare in cui una grave minaccia per la vita umana sta accadendo o accadrà presto».

Sky News riporta che almeno una persona è morta nel New Jersey in seguito alle inondazioni provocate dalla coda dell’uragano. La vittima, un uomo sulla settantina, si trovava nella sua auto insieme ad altre due persone nella cittadina di Passaic, nel nord dello stato, quando la macchina è stata sommersa dall’acqua. I vigili del fuoco sono riusciti a trarre in salvo gli altri due passeggeri. Il governatore del New Jersey, Phil Murphy, ha dichiarato lo stato d’emergenza.

La stessa misura è stata adottata dalla governatrice di New York, Kathy Hochul, che da pochi giorni ha sostituito Andrew Cuomo (accusato di molestie sessuali): «Una mossa necessaria per aiutare i newyorkesi colpiti dalla tempesta», ha scritto Hochul su Twitter. Sulla stessa linea è anche il sindaco Bill de Blasio: «Se state pensando di uscire, non fatelo. State lontani dalle metropolitane. State lontani dalle strade».

La deputata Alexandria Ocasio-Cortez e la senatrice dell’assemblea statale di New York Alessandra Biaggi hanno chiamato in causa il cambiamento climatico quale spiegazione di tali eventi estremi, esprimendo la necessità di adattare le infrastrutture del paese a questa nuova normalità. Negli ultimi anni vari studi e ricerche hanno evidenziato che il riscaldamento globale può essere tra le cause della maggiore frequenza di uragani e tempeste tropicali.

Ida si indebolisce ma fa ancora paura

Dopo aver colpito lo stato della Louisiana e la capitale New Orleans (già devastata da Katrina nel 2015), tre giorni fa l’uragano Ida era stato declassato a tempesta tropicale. I venti a 220 km orari avevano costretto al buio quasi un milione di persone e causato la morte di un uomo, colpito da un albero. Il ciclone si è poi indebolito ed è passato da categoria 4 a categoria 2, con venti e piogge che si sono spostati verso il nord della East Coast.

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