Pat Cipollone, ex consigliere legale alla Casa bianca per il presidente Donald Trump, verrà interrogato dal comitato che indaga sull’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill. L’interrogatorio sarà venerdì 8 luglio. La sua potrebbe essere una testimonianza cruciale, anche considerando che ha più volte preso posizione contro il presidente, cercando di farlo desistere quando ha tentato di sovvertire i risultati delle elezioni vinte da Joe Biden. È stato testimone di alcuni degli eventi cruciali di quei giorni. Era alla Casa bianca il 6 gennaio, nell’ala ovest, dove stanno gli uffici presidenziali, nei momenti dell’assalto al Campidoglio.

Persone vicine a Cipollone, citate dal New York Times, sollevano però il dubbio che l’interrogatorio possa essere inficiato dal segreto professionale. Riguarda, nel caso specifico, un avvocato e il suo assistito, poco importa che fosse allora il presidente degli Stati Uniti. Nonostante questo particolare, i membri della commissione hanno insistito per poterlo audire, insieme al suo vice, Patrick F. Philbin.

Le parole dell’assistente

Anche perché l’interesse è aumentato dopo un’altra testimonianza, della scorsa settimana. Cassidy Hutchinson, una giovane assistente di Mark Meadows, ex capo di gabinetto di Donald Trump, aveva raccontato di come lo stesso Cipollone avesse avvertito Trump sui rischi legali del suo comportamento in quei giorni. Soprattutto se avesse deciso di unirsi ai manifestanti che stavano marciando verso Capitol Hill.

Sempre secondo la ricostruzione di Hutchinson, Trump avrebbe chiesto di essere portato al Campidoglio, dopo il suo discorso pubblico, arrivando a litigare con il capo della sicurezza. Avrebbe quindi tentato di abbrancare il volante dell’auto per impedire che lo riportassero alla Casa Bianca.

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