Bacino elettorale

Una chiesa immobile non guida i cattolici al voto

Foto AGF
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  • Ancora una volta i credenti arrivano all’appuntamento elettorale in ordine sparso. La secolarizzazione ha ridotto il loro peso nella vita pubblica, ma le associazioni cercano nuove strade per uscire dal lungo inverno dell’èra Ruini.
  • La repentina caduta del governo di Mario Draghi, con il ricorso alle elezioni anticipate, è stato giudicato dalla conferenza episcopale come l’ennesima manifestazione di irresponsabilità.
  • Da quando si è aperta la stagione della seconda Repubblica, la chiesa ha cercato invano di ritrovare un suo “centro di gravità permanente”, per restituire al paese la stabilità perduta.

In fondo questo folle bipolarismo all’italiana polarizzante di umori, sentimenti, ideologie, i vescovi non l’hanno mai amato. Per questo la repentina caduta del governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi, con il ricorso alle elezioni anticipate, è stato giudicato dalla conferenza episcopale come l’ennesima manifestazione di irresponsabilità e di incapacità di badare all’interesse nazionale da parte della classe politica. Del resto, da quando si è aperta la stagione della seconda Rep

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