«La Commissione ha proposto il Sur, con il nobile obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Ma la proposta Sur è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo e n on si registrano più progressi nemmeno in seno al Consiglio. Per questo motivo proporrò al Collegio di ritirare la proposta». Con queste parole la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il dietrofront sulla proposta per i pesticidi sostenibili e la loro riduzione.

«Molti di loro si sentono messi all’angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame», ha detto von der Leyen sugli agricoltori che questa mattina sono arrivati anche davanti la sede dell’Eurocamera a Strasburgo. «Gli agricoltori risentono dell'impatto della guerra di Russia. L'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto", ha sottolineato.

Reazioni

Tra i primi ad esultare per il dietro front della presidente della Commissione Ue c’è il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. «La Commissione Ue recepisce le proposte dell'Italia. Bisogna limitare ulteriormente gli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi. Abbiamo contrastato, dal primo giorno, un approccio ideologico sul tema che avrebbe avuto un effetto devastante sulle produzioni e limitatissimo sull'ambiente».

Gli fa eco anche il vicepremier Matteo Salvini: «Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l'Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre». Il passo indietro è stato apprezzato anche dagli eurodeputati del partito Popolare europeo (lo stesso di cui fa parte von der Leyen). Per loro è stato un annuncio «tardivo» ma «ragionevole e che dà sollievo».

Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi Cra, ha commentato con soddisfazione la notizia: «È un punto di apertura importante, è la prima proposta parzialmente positiva che sentiamo nell'ultimo periodo. Non condividiamo, però, l'idea di dare più soldi a chi lascia i terreni incolti». 

«È un primo punto a favore delle nostre proposte, siamo sulla strada giusta – aggiunge – Ma la nostra protesta va avanti. Noi vogliamo i fatti. Chiediamo l'annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo».

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