- Dopo le sanzioni senza precedenti imposte contro la Russia, una possibile cooperazione di Mosca con gli stati del mondo islamico, soprattutto del Medio Oriente, potrebbe rivelarsi una delle poche finestre ancora aperte al fine di ricevere un sostegno economico e politico.
- In cambio la Russia si offre di fornire armi e grano (di cui anche l’Ucraina è grande fornitrice, per esempio al Libano), svolgendo se possibile anche un ruolo di mediatore nei molteplici conflitti dell’area mediorientale.
- Tuttavia le stesse sanzioni finanziarie limitano le possibilità di azione: più passa il tempo e più diventa difficile per Mosca agire soprattutto se non riuscirà a mettere mano alle sue riserve.
All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’isolamento della Russia balza agli occhi: il tabellone della votazione offre un risultato umiliante per Mosca, rimasta sola assieme a Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Nemmeno tradizionali alleati come Cuba o il Venezuela hanno votato contro la risoluzione di condanna dell’aggressione all’Ucraina. I cinesi sono irritati e la loro astensione rappresenta un segnale: la guerra ha interrotto uno dei rami della via della Seta sul quale Pech



