Dopo il voto all’Onu

Turchia, Pakistan, Azerbaigian: le mosse della Russia per uscire dall’isolamento

Russia's foreign minister Sergei Lavrov (on screen) addresses with a pre-recorded video message the Conference on Disarmament in Geneva, Switzerland, Tuesday, March 1, 2022. Ukraine's ambassador and diplomats from a wide number of countries staged a walkout when Sergei Lavrov's pre-recorded video message began to play, in protest against Moscow's invasion of Ukraine. (Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP, Pool)
Russia's foreign minister Sergei Lavrov (on screen) addresses with a pre-recorded video message the Conference on Disarmament in Geneva, Switzerland, Tuesday, March 1, 2022. Ukraine's ambassador and diplomats from a wide number of countries staged a walkout when Sergei Lavrov's pre-recorded video message began to play, in protest against Moscow's invasion of Ukraine. (Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP, Pool)
  • Dopo le sanzioni senza precedenti imposte contro la Russia, una possibile cooperazione di Mosca con gli stati del mondo islamico, soprattutto del Medio Oriente, potrebbe rivelarsi una delle poche finestre ancora aperte al fine di ricevere un sostegno economico e politico.
  • In cambio la Russia si offre di fornire armi e grano (di cui anche l’Ucraina è grande fornitrice, per esempio al Libano), svolgendo se possibile anche un ruolo di mediatore nei molteplici conflitti dell’area mediorientale.
  • Tuttavia le stesse sanzioni finanziarie limitano le possibilità di azione: più passa il tempo e più diventa difficile per Mosca agire soprattutto se non riuscirà a mettere mano alle sue riserve. 

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