Oggi è il 97esimo giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Domani segue tutte le notizie con un liveblog. Clicca qui per vedere gli ultimi aggiornamenti.

Cosa c’è da sapere

  • Il Consiglio europeo si è accordato per un embargo parziale del petrolio russo importato via mare. 
  • Il ministero della Difesa russo sostiene di aver occupato un terzo della città di Severodonetsk.
  • Altri due soldati russi sono stati condannati a 11 anni e sei mesi per aver commesso crimini di guerra in Ucraina.
  • Il prossimo 8 giugno il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sarà in Turchia per incontrare Recep Tayyip Erdogan e discutere dello sblocco del grano ucraino.
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18.45 – Gli Usa valutano l’invio di forze speciali per proteggere l’ambasciata a Kiev

Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha confermato al Washington Post che potrebbero decidere di mandare le Special operation forces a protezione della sede diplomatica americana a Kiev. Si tratta tutt’ora di un’ipotesi che però non è stata ancora presentata al presidente Biden e che significherebbe l’ingresso di truppe americane in territorio ucraino.


17.10 – Michel sullo sblocco del grano ucraino

«La priorità è sbloccare le vie marittime in Ucraina per consegnare il grano, sosteniamo il piano dell’Onu sui percorsi di solidarietà, così come continuiamo il lavoro sui percorsi verdi in Europa, per aiutare l’Ucraina a esportare le 22 milioni di tonnellate di grano bloccate nel paese». Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del Consiglio straordinario.


16.20 – La conferenza stampa di Mario Draghi al termine del vertice del Consiglio Ue


15.36 – Il ministro degli Esteri Di Maio sente Antony Blinken

Il capo della Farnesina ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario di stato americano Antony Blinken. I due hanno discusso di: solidità del partenariato bilaterale e transatlantico, della guerra in Ucraina e di coordinamento per attuare iniziative in ambito della sicurezza alimentare.


14.30 – Gli ucraini devono sminare i loro porti, dice Lavrov

L’operazione internazionale per riaprire i porti dell’Ucraina alle esportazioni di grano continua a risultare difficoltosa. Oggi, il ministro degli Esteri russo ha ribadito esplicitamente quello che già Putin aveva fatto intendere: la Russia rimuoverà il blocco navale, ma gli ucraini dovranno sminare le vie di accesso ai loro porti. Si tratta di un punto problematico, poiché gli ucraini sostengono che le mine di fronte ai loro porti sono in realtà russe e che quindi spetta a loro la rimozione.

Proprio per discutere dello sblocco del grano il ministro Lavrov sarà l’8 giugno in Turchia dove incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdogan.


12.00 – Altri due soldati russi condannati per crimini di guerra

Un tribunale di Poltava ha condannato due soldati russi per crimini di guerra. Aleksandr Bobykin e Aleksandr Ivanov, due artiglieri che operavano un sistema lanciarazzi mobile, sono stati condannati a 11 anni e sei mesi ciascuno per aver sparato in modo indiscriminato contro aree urbane. I due soldati si erano dichiarati colpevoli la scorsa settimana. Sempre la scorsa settimana, il primo soldato russo sotto processo per crimini di guerra, il 21enne Vadim Shishimarin, era stato condannato all’ergastolo per aver ucciso un civile ucraino disarmato.


11.30 – Severodonetsk è tagliata in due

Il governatore ucraino della regione di Luhansk dice che le truppe russe hanno occupato metà della strategica città di Severodonetsk, effettivamente tagliandola in due. Se i russi dovessero occupare la città avrebbero completamente “liberato” la regione di Luhansk che è parzialmente occupata dai cosiddetti separatisti filorussi fin dal 2014.


10.10 – L’embargo al petrolio russo

Dopo lunghe trattative nella notte, i capi di governo riuniti nel Consiglio europeo sono riusciti ad accordarsi per un embargo sul petrolio russo. Il compromesso prevede il blocco di tutte le importazioni via mare, che costituiscono il 75 per cento del totale. Continuerà ad essere importato soltanto il petrolio che arriva attraverso l'oleodotto Druzhba fino in Ungheria e Germania. Entro la fine dell’anno, la quota di petrolio sotto embargo salirà fino al 90 per cento, poiché Polonia e Germania si sono impegnate a cessare l’acquisto del petrolio che arriva tramite oleodotto.


9.45 – Evacuare i civili da Severodonetsk è impossibile, dicono gli ucraini

Dopo l’uccisione ieri del giornalista francese Frederic Leclerc-Imhoff, l’evacuazione dei civili dalla regione di Luhansk è stata sospesa. Il governatore Serhiy Haidai lo ha confermato questa mattina, dicendo che i russi sono entrati in città e spostarsi è diventato troppo pericoloso. Ma Haidai ha anche precisato che le truppe ucraine sono ancora presenti e attive e i russi non possono muoversi liberamente.


9.00 – La battaglia

Severodonetsk è l’ultima città controllata dagli ucraini nella regione di Luhansk. Se i russi dovessero riuscire a conquistarla potranno dichiarare la “liberazione” del territorio della cosiddetta repubblica popolare di Luhansk. I combattimenti in città, però, continuano a essere molto duri, con un massiccio utilizzo di artiglieria che ha completamente distrutto la città. Ieri, Frederic Leclerc-Imhoff, un giornalista francese di 32 anni che documentava i tentativi di evacuazione dei civili, è stato ucciso.

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