È l’ottavo giorno di invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin Domani segue la giornata con una diretta costantemente aggiornata.

Cosa c’è da sapere:

  • Sono arrivati a un milione i profughi che hanno lasciato l’Ucraina, ha fatto sapere questa mattina l’agenzia Onu Unhcr.
  • Mariupol è sotto continui bombardamenti, dice il sindaco, ed è diventato difficile recuperare morti e feriti dalle strade.
  • La città di Kherson è stata la prima a essere conquistata dai russi e il sindaco ha detto che presto sarà messa in piedi un’amministrazione militare.
  • Con i suoi 300mila abitanti, Kherson è la prima grande città ucraina ad essere occupata dall’esercito russo.
  • Rimane bloccata invece l’avanzata verso la capitale Kiev, con diverse fonti dell’intelligence europea e americane che dicono che una lunga colonna di mezzi russi è impantanata.
  • Gli atleti russi e bielorussi sono stati esclusi dalle paralimpiadi.
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19:07 – Annunciato un terzo round di incontro nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni si terrà un terzo meeting tra le due delegazioni che stanno svolgendo i negoziati in Bielorussia. Per la Russia ci sono «progressi significativi». 

18:40 – La delegazione ucraina annuncia un intesa dopo i negoziati con i russi

Secondo uno dei consiglieri di Zelensky, la delegazione ucraina ha raggiunto un’intesa con i russi sui corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili e la consegna di viveri e medicine.


18:33 – La Farnesina ha chiesto agli italiani di lasciare il paese

Il ministero degli Affari esteri ha inviato un nuovo messaggio ai cittadini italiani residenti in Ucraina intimandoli a lasciare immediatamente il paese. Due giorni fa, l’Italia ha deciso di spostare la sua ambasciata da Kiev a Leopoli, una cittadina lungo il confine con la Polonia.


18:20 – La Russia starebbe colpendo obiettivi civili di proposito

Un funzionario della Difesa americano ha detto alla Cnn che le forze russe hanno colpito volontariamente le infrastrutture civili. Secondo l’ultimo bilancio sono salite a 33 le vittime nell’assedio della città di Chernihiv.


18:10 – Putin annuncia finanziamenti per i militari uccisi nella guerra

Il presidente russo, Vladimir Putin ha annunciato uno stanziamento di fondi per risarcire i famigliari dei soldati morti nella guerra, definiti come «eroi» che combattono contro un governo neonazista. «Stiamo lottando contro dei neonazisti, ci sono mercenari stranieri» che combattono in Ucraina, «provenienti anche dal Medio Oriente e questi non fanno altro che utilizzare i civili come scudi umani e usano mezzi corazzati militari in quartieri residenziali», ha detto il presidente russo.


16.50 – Il colosso del petrolio russo Lukoil chiede lo stop alla guerra in Ucraina.

16.20 – Mentre il secondo round di negoziati è iniziato, con una stretta di mano per cominciare, intanto Volodymyr Zelensky interviene sulla Cnn. Chiede alla Nato una prova di forza, «non sto dicendo con questo che si deve andare in guerra. Ma cosa succede se l’Ucraina non riesce a fermare l’invasione? Grazie per le armi, forse però è troppo tardi» dice il presidente ucraino. «C’è stata una finestra in cui chiedevamo aiuto, ed è costata la vita a migliaia di ucraini». Se non esisteremo più, dice Zelensky, allora dopo l’Ucraina Putin passerà «alla Lituania, Lettonia, Georgia, Moldavia: potrebbero essere le prossime». Ecco perché, dice, «il mondo deve mostrare la sua forza. Senza combattere, ma il potere deve essere esibito. Le sanzioni sono serie e sono un buon inizio». Perora la no-fly zone.


16 – Il Financial Times scrive che «Generali sta valutando di interrompere le sue operazioni in Russia e di lasciare il board della sua joint venture nel paese, accodandosi così a una lista sempre più lunga di aziende multinazionali che lasciano il mercato russo per protesta contro l’invasione dell’Ucraina».


15.45 – Una nave di proprietà estone e battente bandiera delle Isole Marshall è affondata oggi a largo di Odessa, principale porto ucraino sul Mar Nero. Due marinai sono stati salvati, mentre altri quattro sono dispersi. Al momento non è chiaro cosa abbia colpito la nave. Un'altra nave con bandiera bengalese era stata colpita ieri sera. Secondo il comandante, la nave sarebbe stata colpita da un missile e un marinaio sarebbe morto nell'attacco.
Odessa al momento non si trova sulla linea del fronte, ma truppe russe avanzano verso la città da oriente. Questa mattina erano circolate fotografie di navi da sbarco russe a largo della Crimea. Da giorni gli ucraini ipotizzano che Odessa potrebbe essere attaccata dal mare.
Mercoledì, la Nato aveva avvertito che c'era un alto rischio di incidenti per le imbarcazioni in viaggio nella parte nord-occidentale del Mar Nero, dove si trova Odessa. «Diverse fonti riportano attacchi diretti e indiretti contro navi civili», aveva avvertito la Nato.


15.30 – La versione di Macron. L’ultima telefonata con Putin è durata oltre un’ora. Il presidente russo ha informato quello francese che le operazioni militari russe «si aggraveranno» se gli ucraini non accettano le condizioni imposte dal Cremlino. Dunque Emmanuel Macron conclude che «il peggio deve ancora venire, stando a quel che dice Putin».


15.05 – Le agenzie di rating Fitch e Moody's hanno tagliato il giudizio sul debito sovrano russo: ora il debito della Russia è considerato un investimento junk «spazzatura». Questo significa che le agenzie dicono agli investitori che non è detto che la Russia ripaghi i suoi debiti.


14.50 – La portavoce del ministero degli Esteri russo in conferenza stampa lancia strali: «Nel territorio bielorusso sono iniziati i colloqui ma il “regime” ucraino manda delegati che, su direttiva dei servizi segreti Usa, non si impegnano; arrivano e si mettono a dormire».


14.30 – Escalation militare russa nel giorno del secondo round negoziale. L’intelligence Usa avverte, le forze russe verso Odessa: preparano lo sbarco.


14.20 – Cosa si sono detti Putin e Macron nei loro più recenti contatti telefonici? Stando a ciò che riporta l’agenzia Ria Novosti, il presidente russo ha riferito all'omologo francese le condizioni russe nei negoziati con Kiev: in primo luogo la smilitarizzazione dell'Ucraina e il suo status neutrale affinché dal suo territorio non emergano minacce per la sicurezza russa. Il Cremlino ha anche avvertito che gli obiettivi militari saranno completati.


13.30 – Durante il vertice dei ministri degli Interni Ue sull’accoglienza degli ucraini in fuga, riserve di gruppo di Visegrad e Austria circa il fatto che l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea comprenda anche cittadini di paesi terzi.


13.10 – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica approva una risoluzione nella quale si chiede alla Russia di fermare immediatamente le azioni militari nei siti nucleari ucraini.


12 – In attesa che cominci il secondo tavolo di negoziati tra Mosca e Kiev, emergono i contatti in corso tra Macron e Putin «per evitare l’allargamento del conflitto».


11.15 – La ministra degli Interni Luciana Lamorgese è a Bruxelles assieme ai suoi omologhi europei per un importante Consiglio Ue. Oggi i governi infatti affrontano il tema dell’esodo massiccio dall’Ucraina e in particolare la proposta della Commissione Ue di attivare una direttiva per la protezione temporanea rimasta finora inapplicata dal 2001. Intanto le persone in fuga hanno superato il milione. Trovi i dettagli in questo articolo.


10.45 – Ministro degli esteri russo: i colloqui di pace si terranno oggi

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che i colloqui di pace con l’Ucraina si terranno oggi in Bielorussia. Nessuno però sembra molto ottimista sul loro esito.


9.45 – Gli attacchi contro i civili

I civili sono sempre più coinvolti nell’attacco russo. Soltanto a Kharkiv, una delle città più colpite, sarebbero morte almeno 34 persone nelle ultime 24 ore. In tutto, il governo ucraino parla di 2.000 civili morti, mentre le Nazioni Uniti confermano un numero molto più basso. 

A Mariupol, la città portuale che si trova ormai sotto assedio, il governo locale riporta che mancano acqua ed elettricità ed è impossibile soccorrere i numerosi feriti a causa dei bombardamenti.

Il New York Times ha verificato diversi video girati a Borodyanka, a pochi chilometri da Kiev, che mostrano l’estensione della distruzione subita dalle aree residenziali della città.


9.00 – Che fine hanno fatto i colloqui di pace?

Mentre in ucraina si torna a combattere, rimane un incognita sui colloqui di pace Ucraina-Russia che avrebbero dovuto svolgersi ieri sera e che sono stati rimandati a questa mattina. I colloqui dovrebbero essere il seguito di un incontro già avvenuto questa settimana in Bielorussia. Nessuno dei partecipanti sembra molto convinto e gli Ucraini in particolare ritengono inaccettabili le richieste russe: una sorta di resa incondizionata che includa il riconoscimento delle perdite territoriali dell’Ucraina e la promessa di demilitarizzazione, un’espressione ambigua che sembra indicare più che la semplice rinuncia ad entrare nella Nato.

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