Della decisione di porre fine della periodicità biennale, che da 68 anni distingue il torneo dalle altre competizioni per Nazionali, colpisce non solo il merito, ma soprattutto la genesi: il presidente Fifa è ormai il decisore delle sorti del calcio africano, nell’inerzia dei dirigenti locali secondo cui le perdite verranno compensate dalla nuova Nations League. Dal precedente della Superlega al destino delle competizioni regionali, lo scetticismo rimane alto
Rabat – Quando il presidente della CAF, Patrice Motsepe, ha annunciato che dal 2028 la Coppa d’Africa passerà a una cadenza quadriennale, un silenzio assordante ha attraversato la sala conferenze dello stadio Prince Moulay Abdellah di R abat. La modifica di un principio fondante come la periodicità biennale - che da 68 anni distingue il torneo da qualsiasi altra competizione per Nazionali - è stata percepita da una parte dei giornalisti africani come un attacco alle tradizioni, anche se questo


