Dal Camerun alla panchina della Nazionale isolana, passando per le esperienze nel Golfo Persico, in Palestina e persino in Premier League come assistente di Zenga: «Ci siamo qualificati grazie a una serie di scout in Francia, dove vive un’enorme comunità comoriana. Per essere competitivi si deve lavorare sui binazionali, inserendo qualche calciatore locale». «La mia missione qui? Lasciare una traccia. Per questo oltre alla selezione dei talenti locali tengo corsi di formazione per i tecnici comoriani»
Casablanca – La Coppa d’Africa in corso in queste settimane in Marocco vede in campo anche un italiano. Si tratta di Stefano Cusin, commissario tecnico delle Comore. Un percorso lungo e articolato quello dell’allenatore, nato in Canada e cresciuto in Francia da genitori italiani, che lo ha portato a maturare una profonda esperienza nel calcio africano. Dalle prime tappe in Camerun e nella Repubblica del Congo all’inizio degli anni Duemila, fino all’esordio in Coppa d’Africa alla guida della Nazi


