Tutti i tentativi di trasformare (o snaturare) i social network già esistenti si sono sempre rivelati un flop, perché questa volta dovrebbe andare diversamente?
Sono ormai anni che i colossi tecnologici della Silicon valley inseguono un nuovo, ennesimo, sacro graal. È la cosiddetta “superapp”: un’unica piattaforma dotata di una vastità di funzioni diverse, in grado di riunire tutti i servizi a cui gli utenti occidentali hanno accesso tramite le decine di applicazioni che popolano i nostri smartphone. A ispirare le varie società che, come vedremo, hanno nel tempo ventilato la creazione di uno strumento del genere è ovviamente WeChat: l’app di messaggi



