Migliaia di utenti del social network Twitter hanno perso la cosidetta “spunta blu”, il simbolo che indicava un account verificato e che veniva assegnato ad organizzazioni, società e personaggi famosi. Tra gli altri, hanno perso il simbolo di verifica l’account di papa Francesco, quello del miliardario Bill Gates, del calciatore Cristiano Ronaldo e del fondatore della piattaforma Jack Dorsey. Il proprietario di Twitter Elon Musk aveva annunciato la fine delle tradizionali “spunte blu” per il primo aprile, salvo poi rinviarla al 20. 

Non tutte le “spunte blu” sono scomparse. Restano quelle di chi ha scelto di abbonarsi al servizio, pagando 84 dollari l’anno e verificando il proprio account con un numero di telefono. Altri account hanno ancora la spunta blu a causa di bug o errori del sistema. Lo scrittore Stephen King, ad esempio, ha precisato di non aver pagato per il servizio, anche se il suo account è ancora accompagnato dalla spunta.

Di fronte alle richieste di spiegazione, Musk ha detto che sta pagando personalmente per mantenere la spunta blu ad alcuni account. Anche il suo profilo, che ha mantenuto la spunta blu, è accompagnato da un avvertimento che segnala un “profilo su abbonamento”.

Musk ha acquistato Twitter l’anno scorso per 44 miliardi di dollari, dopo una lunga e complessa trattativa dalla quale ha provato senza successo a ritirarsi. La sua gestione della piattaforma è stata turbolenta e controversa. Per riportara la società in attivo, Musk ha lincenziato circa due terzi dei dipendenti.

La scarsità di personale ha contribuito a causare molti problemi ai vari progetti che Musk ha cercato di introdurre. Il passaggio da un sistema di spunte blu assegnate dalla società ad uno a pagamento durava da mesi e ha avuto parecchie difficoltà. Musk ha spiegato la decisione come parte del suo piano per migliorare la redditività della società.

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