LA STORIA DEL COLOSSO DEL PETROLIO

Così la Exxon finanziava i negazionisti climatici

Una stazione di benzina della Exxon nel New Jersey (Foto STRF/STAR MAX/IPx)
Una stazione di benzina della Exxon nel New Jersey (Foto STRF/STAR MAX/IPx)
  • Gli scienziati dell’azienda petrolifica Exxon, con la collaborazione di ricercatori esterni, crearono rigorosi modelli climatici che confermavano il consenso scientifico emergente sul riscaldamento globale
  • Secondo una mail di Leonard Bernstein, un esperto che lavorava per la Exxon, gli scienziati della compagnia petrolifera sapevano per certo che i combustibili fossili erano causa del cambiamento climatico già nel 1981, ma l’azienda ha speso milioni nei decenni successivi per promuovere il negazionismo climatico.
  • Molti dei finanziamenti della compagnia erano diretti a “scienziati negazionisti” o ai cosiddetti falsi esperti, che avevano il compito di attaccare la scienza del clima, e a campagna pubblicitarie o strategie comunicative che potessero promuovere il messaggio negazionista.

Steve Knisely aveva previsto che, a meno che l’uso dei combustibili fossili fosse limitato, ci sarebbero stati “notevoli cambiamenti di temperatura” e 400 parti per milione (ppm) di anidride carbonica (CO2) nell’aria entro il 2010. Le previsioni di Knisely si sono rivelate piuttosto accurate. Era l’ottobre del 1979. E 400 ppm sono state registrate per la prima volta nel 2013. Nel 1979, Knisely era un impiegato stagionale estivo alla Exxon Research and Engineering, una sezione della compagnia

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