Ambiente

«Cambiare nome al ministero è soltanto il primo passo verso la sostenibilità»

Il ministro risponde a Domani. L’economista al dicastero dei Trasporti e delle infrastrutture ha aggiunto l’aggettivo “sostenibili” che, spiega, indica la volontà di un cambio di strategia per l’intero governo che ha costruito anche il nuovo ministero della Transizione ecologica

 

  • Caro direttore, ho letto con qualche stupore l’articolo che Giorgio Meletti ha scritto ieri sul cambio del nome del ministero che mi è stato affidato, da “ministero delle Infrastrutture e dei trasporti” a “ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili”.
  • La sorpresa deriva dal fatto che il giornalista scriva «dell’illusione (o dell’imbroglio) di cambiare l’Italia con i nomi dei ministeri» proprio su un giornale che ha scelto come nome una parola evocativa come “domani”.
  • Ricordo bene l’articolo con cui lei presentò il suo progetto editoriale e immagino quante riflessioni siano state fatte per scegliere un termine che comunicasse esattamente il senso di tale progetto. Una volta che il nome è stato scelto, questo le ha forse evitato di dover lavorare duramente sulla realizzazione di quel progetto? Ovviamente no.

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