Dopo quasi nove anni di attesa e sei governi diversi, è stato pubblicato il piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Il documento ha deluso scienziati e ambientalisti. La maggior parte del piano ripropone informazioni già note: solo un quinto è costituito da azioni concrete per mettere in sicurezza il territorio. Ma mancano le indicazioni di costi, le risorse e gli indicatori per misurare i progressi.
Era il 16 giugno del 2015, la Juventus aveva da poco vinto il quarto dei suoi nove scudetti consecutivi, il presidente del Consiglio era Matteo Renzi e in atmosfera c’erano 401 parti per milione di CO2. Quel giorno era stata approvata la prima strategia italiana sul clima. Tra le altre cose, prevedeva che il nostro paese si dotasse a breve di un Piano di adattamento. A inizio anno, dopo un viaggio non breve, il piano è stato finalmente approvato. Per chi cercasse una misura del disinteresse tras



