È stata una notte di apprensione in Emilia-Romagna, in particolare nella pianura ravennate, per il passaggio dei colmi di piena dei torrenti che nella giornata di ieri, 25 dicembre, avevano superato la soglia rossa. La situazione, tuttavia, è progressivamente migliorata: non si sono registrate criticità rilevanti e, complice la cessazione delle piogge, i livelli idrometrici stanno lentamente tornando verso la normalità. Per la giornata di oggi lo stato di allerta è stato declassato da rosso ad arancione.

Le ore notturne sono state segnate dal transito dei colmi di piena nei principali corsi d’acqua romagnoli, tra cui Senio, Santerno e Lamone, che hanno superato la soglia 3, mentre il Montone l’ha sfiorata. In miglioramento anche la situazione dell’Idice, nel Bolognese, dove il colmo ha già raggiunto Sant’Antonio. Da oltre 48 ore è attivo l’intero sistema di Protezione civile, impegnato sia in pianura sia in collina, dove alcuni movimenti franosi hanno comportato la chiusura di strade. A Brisighella alcune famiglie risultano isolate ma non in pericolo, mentre a Casola Valsenio sono stati registrati oltre 200 millimetri di pioggia in poche ore.

Nel pomeriggio del 25 dicembre diversi sindaci del Ravennate hanno disposto evacuazioni precauzionali nelle aree più a rischio dei Comuni di Faenza, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Cotignola, Lugo, Solarolo, Fusignano e Alfonsine. I volontari hanno allestito punti di accoglienza già individuati nei piani di emergenza. Il Centro operativo regionale è rimasto aperto per tutta la notte nella sede di Bologna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile, in costante contatto con amministrazioni locali e Regione.

Nonostante le piogge persistenti degli ultimi giorni e l’allerta rossa diramata per il 25 dicembre, non si segnalano danni rilevanti, né feriti o dispersi. Tra il 23 e il 25 dicembre, nelle aree tra Bolognese, Imolese, Faentino, Ravennate e Forlivese sono caduti mediamente tra i 100 e i 150 millimetri di pioggia, con picchi fino a 200 millimetri.

Particolare attenzione era rivolta ai fiumi Senio e Lamone. Il Senio ha superato la soglia 3 a Cotignola e Tebano, ma il passaggio del picco notturno non ha creato problemi. A Bagnacavallo era stata disposta un’ordinanza di evacuazione per gli edifici entro 300 metri dal Lamone nelle frazioni di Villanova e Glorie, poi revocata nelle ore successive. Anche a Faenza l’attenzione era alta per il torrente Marzeno, affluente del Lamone, il cui livello ha iniziato a calare già dalla sera del 25 dicembre.

Per la giornata di oggi, 26 dicembre, non sono previste precipitazioni significative. Resta un’allerta arancione per il rischio di piene e frane in alcune aree della pianura bolognese, mentre l’allerta è gialla in altre zone della regione, comprese le pianure modenesi e la Romagna. Dopo una notte di Natale vissuta con il fiato sospeso, gli argini hanno retto e l’emergenza può dirsi rientrata, pur con un monitoraggio che prosegue costantemente.

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