Il Ciclone di Natale ha colpito duramente il Nord Italia, dove sono in corso evacuazioni in diversi paesi. L’Emilia-Romagna è una delle regioni più attenzionate, dopo che nubifragi e alluvioni hanno innalzato i livelli dei fiumi Secchia, Panaro e Reno. Preoccupano i livelli dei corsi d’acqua e nel pomeriggio diversi Comuni hanno emanato ordinanze di evacuazione soprattutto nelle frazioni a ridosso dei fiumi Senio e Lamone che hanno superato la soglia rossa.

Per questo motivo la Protezione civile ha diramato un'allerta meteo rossa e arancione in Emilia Romagna e gialla in cinque regioni. L'allerta rossa e arancione su alcune zone dell'Emilia-Romagna è perché si teme il rischio idraulico e idrogeologico. Quella massima riguarda le aree pianeggianti delle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. L’allerta gialla riguarda altre zone dell'Emilia Romagna e di Lazio, Puglia, Campania e Toscana.

Migliorano, invece, le condizioni meteorologiche su Venezia dove si sono registrati 95 cm di acqua alta: il sistema Mose non sarà attivo. Il Centro Maree del Comune prevede per il 26 e 27 dicembre condizioni di marea normale.

La Bora in Friuli

Preoccupa anche la Bora forte che ha colpito la cosa del Friuli-Venezia Giulia. La depressione presente sul Mediterraneo occidentale e l'anticiclone sull'Europa orientale continuano a favorire l'afflusso di correnti da est-nordest nei bassi strati. Sulla regione ha soffiato Bora moderata sulla pianura e sulle zone orientali, ancora forte sulla costa. Vento forte anche sulle Prealpi ad alta quota. Nella mattinata del 25 dicembre ci sono state raffiche attorno ai 100 km orari sulla costa fra Monfalcone, Trieste e il tratto di mare prospiciente; alla vigilia di Natale, invece, le raffiche massime sono arrivate fino a 113 km orari.

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