Serve un pil della terra

Il fallimento istituzionale che ci fa distruggere la natura anche se ne abbiamo bisogno

  • Nel Rapporto Dasgupta, uscito a febbraio, si fa notare che la natura è un capitale che, se non tenuto nel dovuto conto, porterà alla distruzione. E il valore di quel capitale è dato dalla biodiversità, che va preservata.
  • Non tenere conto del valore del capitale naturale non è solo un “fallimento del mercato”, ma è un “fallimento istituzionale”, di cui siamo tutti responsabili, i governi in primis.
  • Se abbiamo sempre e solo il Pil a riferimento, non teniamo conto del depauperamento del capitale naturale. Abbiamo bisogno di una nuova intelligenza antropologica multidisciplinare che ci aiuti ad ascoltare la voce silente della natura.

Lo scorso febbraio, negli stessi giorni in cui Mario Draghi veniva incaricato di formare il nuovo governo, nel Regno Unito, il professor emerito Partha Dasgupta presentava il suo rapporto al governo britannico, The economics of biodiversity, commissionato due anni prima. Un rapporto chiaro, seppur scritto da specialisti, con un messaggio esplicito: la natura è il nostro asset – il nostro capitale – più prezioso e trascurarla e sfruttarla come si sta facendo oggi non è solo anti-economico, ma c

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