- Dopo cinque anni di battaglie da parte di Terra!, le aste al ribasso sui prodotti alimentari sono state vietate per legge. Un risultato che riporta equilibrio nella filiera alimentare
- La pratica delle aste al ribasso permetteva ai supermercati di schiacciare il prezzo dei prodotti in maniera insostenibile, impoverendo tutta la catena produttiva e in particolare agricoltori e braccianti
- Collegare il caporalato e lo sfruttamento del lavoro agricolo con le dinamiche di mercato governate dalla grande distribuzione è una operazione culturale che può aiutare i consumatori e la politica a comprendere meglio il valore del cibo
Ci sono voluti oltre cinque anni di denunce e inchieste, ma finalmente un risultato è stato raggiunto. I supermercati non potranno più acquistare i prodotti alimentari con le aste al ribasso, schiacciando i prezzi all’origine e creando tensioni insostenibili lungo tutta la filiera del cibo. Il divieto è arrivato giovedì, con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto che recepisce la direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. È un risulta



