Oggi cominciamo dagli scioperi. Sembra un tema novecentesco, ma in un contesto in cui i treni che saltano e gli aerei che rimangono a terra sono una consuetudine quasi settimanale vale la pena approfondire la situazione. Soprattutto se il diritto allo sciopero rischia di essere ridefinito.
Parliamo anche delle situazioni - molto diverse - in cui Verdi e AfD svolgono la loro attività politica e vi portiamo aggiornamenti sullo scandalo delle intercettazioni sui missili da crociera Taurus.

l'orizzonte della lotta

Continuano le agitazioni sindacali in Germania: anche questa settimana incrociano le braccia i macchinisti e anche il personale di terra di Lufthansa ha deciso di non lavorare. Una decisione che avrà conseguenze: Deutsche Bahn per esempio ha presentato ricorso urgente al tribunale del lavoro di Francoforte in quanto considera lo sciopero sproporzionato. Un'azione legale respinta proprio oggi dal tribunale, che ha consentito la prosecuzione della protesta.

Il rischio a lungo termine è che su pressione delle aziende messe in difficoltà dagli scioperi venga cambiata la legge che li regola. Una possibilità a cui ha dato voce anche il ministro dei Trasporti Volker Wissing, che però ribadisce che il governo non può intervenire su una mobilitazione in corso, ma che poi sarà analizzata a fondo. Per esempio viene richiesto che ci sia sempre un preavviso adeguato per lo sciopero o che gli scioperi siano ammessi solo dopo una contrattazione fallita. In molti chiedono anche che i servizi sulle infrastrutture critiche siano garantiti.

l'estrema destra nelle budella del bundestag

Un'inchiesta del Br ha rivelato che il gruppo parlamentare di AfD impiega oltre cento persone attive in organizzazioni considerate dell'estrema destra dai servizi segreti interni.

Nel complesso gruppo e singoli parlamentari impiegano almeno 500 persone, i cui curriculum sono stati approfonditi dal servizio pubblico. Assistenti e collaboratori sono finanziati con denaro pubblico: il gruppo parlamentare di AfD ottiene 30 milioni di euro di dotazione fissa. Di base, un finanziamento pubblico dell'antidemocrazia. Quasi nessuno del partito ha voluto replicare sulla questione, mentre la posizione ufficiale del gruppo è che prendere posizione è impossibile in virtù del rispetto della privacy.

C'è un caso peculiare interessante anche dalla prospettiva italiana: il dirigente di "Ein Prozent", un gruppo che si autodefinisce "patriottico", John Hoewer, che lavora per un deputato ed è considerato testa di ponte per i contatti "con i fascisti italiani". Altri collaboratori sono persone espulse da AfD perché troppo estremiste, tanti vengono da Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia, dove le organizzazione regionali di AfD sono state classificate di per sé di estrema destra e restano sotto osservazione dei servizi segreti interni.

ostacoli ai verdi

Molto diversa è la vita partitica dei Verdi. Sempre più spesso gli eventi organizzati dal partito devono andare in scena - perfino in provincia - con la protezione della polizia per paura di aggressioni e polemiche. Una circostanza che preoccupa soprattutto la base, come racconta la Zeit in un reportage.
Ad essere particolarmente aggressivi nelle ultime settimane sono stati gli agricoltori, ma anche i militanti di AfD e i complottisti Querdenker vengono a polemizzare, urlare, insultare. Il ministro Robert Habeck è stato aggredito fisicamente quando voleva soltanto sbarcare da un traghetto.
I militanti verdi sono resilienti, ma, scrive il settimanale, "si chiedono come si sia arrivati a questo punto", con un imbarbarimento del dibattito e un'accettazione di insulti e polemiche che rendono il clima molto più pesante. Nonostante ciò, o proprio per questo motivo, i nuovi tesseramenti hanno toccato picchi che negli ultimi anni non si vedevano più da tempo.

prendere il taurus per le corna

Dopo la convocazione straordinaria della commissione Difesa del Bundestag, il ministro Boris Pistorius ha difeso pubblicamente i soldati della Bundeswehr "anche se dovessero aver sbagliato" utilizzando linee non sicure per discutere possibili strategie di fornitura dei missili da crociera Taurus, che il cancelliere non vuole ancora fornire a Kiev.

Olaf Scholz non ha cambiato posizione, ma per il momento la linea condivisa resta quella di difendere la Bundeswehr e "non dare seguito" alla propaganda russa dividendosi alla ricerca di possibilità con accuse incrociate. Tradotto: gli ufficiali non si mollano. Probabile che questa sarà anche la posizione di Scholz se e quando dovesse essere convocato in commissione, come chiede l'opposizione.

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