Per fare cassa il governo pensa a una riforma delle agevolazioni fiscali, che valgono 125 miliardi. Ma nell’ultimo anno ha varato nuovi provvedimenti che favoriscono la propria base elettorale
È come il dibattito sulle tasse ai balneari, le licenze dei tassisti o l’aggiornamento dei valori catastali. Anche il taglio delle cosiddette spese fiscali (tax expenditures in gergo tecnico) riaffiora ciclicamente nel dibattito politico. Se ne fa un gran parlare per qualche tempo, fino a quando l’argomento torna nel lungo elenco delle riforme alla voce «anche quest’anno ne riparliamo l’anno prossimo». Il copione è stato rispettato alla lettera anche in questi giorni di gran polverone sui con


