- Secondo la Corte il diritto della UE tutela, oltre agli interessi pubblici, gli interessi specifici del singolo acquirente nei confronti del costruttore, qualora il veicolo sia dotato di un impianto di manipolazione vietato
- Il caso su cui la Corte si è espressa riguardava una Mercedes il cui diesel disattivava la depurazione dei gas di scarico al di sotto di una certa temperatura
- Fiat è oggetto di class action in vari paesi UE ma non in Italia - I governi hanno sempre sostenuto che i diesel rispettano le norme, ma la UE ha aperto una procedura di infrazione contro il nostro paese
La Corte europea di giustizia di Lussemburgo ha confermato ieri il diritto al risarcimento di chi abbia acquistato veicoli diesel dotali di dispositivi illegali, se ha subito un effettivo danno; secondo la Corte il diritto dell’Unione tutela, oltre agli interessi pubblici, gli interessi specifici del singolo acquirente di un autoveicolo nei confronti del costruttore di tale veicolo qualora esso sia dotato di un impianto di manipolazione vietato. La sentenza dei giudici europei potrebbe rilancia



