- Per anni è stato il curatore degli interessi del Cav in vigilanza Rai, guadagnandosi l’etichetta di “pidiellino doc”. Ora ha a che fare con il Bolloré che con Berlusconi ha firmato la pace.
- Ha la delega alla strategia delle rete unica, ma i rapporti con il ministro Urso si sono complicati e al ministero delle Imprese dicono che non sarà lui a decidere.
- Dagli anni del Pdl alla scelta di seguire Meloni, dal ritiro a Como come dirigente di cooperative in affari con la sanità lombarda al ritorno al governo: le molte vite del sottosegretario Butti.
Voi non capite una minchia di televisione», dichiarava Alessio Butti nei giorni turbolenti in cui ricopriva il ruolo di portavoce berlusconiano nella commissione di vigilanza della Rai. Voi non capite una minchia, al contrario di me, s’intende. E in effetti di televisione e media Butti si è occupato molto più che di telecomunicazioni, settore in cui si è fatto conoscere dai professionisti del comparto solo di recente. Con la stessa fierezza con cui oggi fa dichiarazioni sul destino della rete



