Diminuiscono gli inattivi soprattutto tra i giovani che cambiano impiego con maggiore facilità. Ma l’abolizione del reddito di cittadinanza ha creato nuova precarietà e povertà nelle fasce più deboli della popolazione
Negli ultimi mesi si è discusso molto dell’andamento del mercato del lavoro italiano. L’elemento più eclatante è di certo l’insieme di dati fortemente positivi che provengono da tutte le fonti statistiche e amministrative. In Italia il numero degli occupati non è mai stato così alto e si sta avvicinando mese dopo mese ai 24 milioni. Complice di questo è il forte aumento dell’occupazione femminile, anch’essa record, e di quella giovanile, soprattutto nella fascia 25-34 anni. L’altra faccia dell’a



