- A parità di condizioni, dal genere all’età, al titolo di studio, i residenti stranieri naturalizzati hanno una probabilità di essere occupati di 3,4 punti percentuali superiore a chi non viene naturalizzato.
- Hanno anche maggiori probabilità di avere un posto di lavoro con una qualifica maggiore, rispetto ai non naturalizzati. Una maggiore partecipazione degli stranieri al mercato del lavoro ha un impatto positivo sull’economia in generale
- In Italia quest’equazione non vale, ma potrebbe dipendere dal fatto che abbiamo regole sulla cittadinanza troppo restrittive per chi vuole trasferirsi nel nostro paese per lavorare
Quando si parla di cittadinanza, lo si fa soprattutto in termini identitari. C’è chi pensa che aver frequentato un ciclo scolastico in Italia sia un requisito sufficiente per essere considerati italiani e chi, invece, pensa che serva una conoscenza ancora più approfondita della nostra identità (non si sa bene in quali termini). Troppo poco spesso se ne parla in termini economici. Una maggiore apertura o chiusura alla naturalizzazione degli stranieri ha infatti importanti conseguenze non solo



