- Le quantità di petrolio e prodotti raffinati che smetteranno di comprare i due paesi saranno molto ridotte e la Russia può semplicemente vendere il suo petrolio ad altri acquirenti. Eni non stipulerà nuovi contratti, quelli esistenti continueranno
- L’embargo del petrolio russo «servirà semplicemente ad aumentare il turismo del greggio», spiega Salvatore Carollo, esperto di trading petrolifero con un passato in Eni.
- Per quanto riguarda i prodotti petroliferi, quindi benzina, gasolio e nafta, avverte Carollo, è tecnicamente è difficile garantire che nei due paesi – come negli altri – non arriverà più niente di russo.
Eni ha annunciato che non stipulerà nuovi contratti con la Russia, ma quelli esistenti proseguiranno. L’embargo degli Stati Uniti e della Gran Bretagna al petrolio e ai carburanti russi, ovvero il divieto di ingresso nei mercati nazionali di questi prodotti, «servirà semplicemente ad aumentare il turismo del greggio», spiega Salvatore Carollo, esperto di trading petrolifero con un passato in Eni. Oggi è «difficile separare la realtà dall’emozione» prosegue, e nonostante l’impatto mediatico dell



