Un aumento del 29,8 per cento sulla bolletta della luce, del 14,4 su quella del gas: l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha pubblicato la scheda tecnica in cui vengono dettagliati gli incrementi dei costi dell’energia per il quarto trimestre del 2021. 

L’aumento dei prezzi

Nel rapporto si legge che il costo dell’energia elettrica per la famiglia tipo in Italia aumenterà del 29,8 per cento rispetto al terzo trimestre: un aumento dovuto alla crescita del 41,1 per cento dei costi d’acquisto dell’energia.

Anche il prezzo del gas aumenterà nel quarto trimestre, con un incremento del 14,4 per cento, dovuto a una crescita della spesa per la materia del 15,3 per cento.

L’intervento del governo

Il caro delle bollette sarà comunque minore rispetto a quanto preannunciato dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, lunedì 13 settembre. Cingolani aveva detto che il costo dell’elettricità sarebbe cresciuto del 40 per cento. 

Con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 23 settembre, sono stati stanziati oltre tre miliardi di euro per contenere l’aumento dei prezzi. I fondi hanno permesso di ridurre gli oneri generali di sistema su tutte le utenze elettriche, azzerandoli per le piccole imprese e le utenze domestiche fino a 16,5 kw.

Mentre non ci saranno aumenti in bolletta per gli oltre tre milioni di utenti che hanno diritto al bonus energia, ovvero i nuclei familiari che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui e i nuclei familiari numerosi  con Isee inferiore a 20.000 euro, i percettori di reddito o pensione di cittadinanza e le persone in gravi condizioni di salute.

Per quanto riguarda il gas, non ci saranno aumenti per chi ha diritto al bonus sociale gas: si tratta di oltre 2,5 milioni di famiglie. E per tutti è stata dimezzata l’Iva, passata al 5 per cento, mentre prima era prevista al 10 al 22 per cento a seconda dei consumi.

In generale, l’intervento del governo ha consentito di ridurre l’impatto degli aumenti su 35 milioni di clienti: 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. 

Il motivo degli aumenti

Anche se in un primo momento Cingolani, come anche Mario Draghi, aveva indicato la transizione ecologica come una delle cause degli aumenti, il principale responsabile è l’aumento del costo del gas metano. 

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