Il finanziamento del Next Generation Eu

Gli eurobond uniscono l’Europa ma dividono la Francia e l’Italia

  • «Tra le piattaforme che abbiamo esaminato, una era chiaramente più adatta ad affrontare le nostre priorità», ha fatto sapere in modo informale la Commissione europea, «Banque de France si è aggiudicata l'appalto a seguito di una procedura di appalto negoziata in linea con il regolamento finanziario».
  • Insomma Parigi ha vinto mentre Francoforte e Milano sono rimaste a bocca asciutta. Risulta strana l’esclusione della piattaforma di negoziazione italiana per gli strumenti obbligazionari, uno strumento che gestisce il maggior debito europeo, quello italiano.
  • La Germania con Verena Ross ha nel frattempo ottenuto la presidenza dell’Esma, l'organismo Ue di vigilanza sul settore dei servizi finanziari, a discapito dell’italiano Carmine Di Noia.

L’Europa va sempre analizzata nei dettagli con pragmatismo per evitare spiacevoli sorprese e clamorose delusioni: il finanziamento sul mercato del Next generation Eu non fa eccezione. Ma andiamo con ordine. Martedì scorso, per la prima volta, la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha emesso 2,5 miliardi di euro in bond: briciole rispetto agli 800 miliardi del piano Next generation Eu da finanziare attraverso l’emissione di bond e girare poi ai rispettivi Piani nazionali di ri

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