- Il rischio concreto per le opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono i cantieri infiniti e costi molto maggiori del previsto.
- Il problema sta anche nella selezione delle opere fatta inizialmente e delegata ai percettori dei fondi.
- Dal punto di vista ambientale gli impatti rischiano di essere poco rilevanti o addirittura negativi
Il governo Meloni ha segnalato ripetutamente sia che il Pnrr è in ritardo, e che forse le scelte su cui si fonda sono datate, anche per eventi sopravvenuti come la guerra in Ucraina e l’inflazione. Nel settore delle grandi infrastrutture, dominato da quelle ferroviarie, i motivi di una riflessione in effetti paiono numerosi e solidi. Iniziamo da quelli più oggettivi: l’inflazione rischia comunque di richiedere molte più risorse per completare quanto ci si è impegnati a fare, e se non proven



