- L’idea che si menzioni la natalità nel nome di un ministero sarebbe una chiara indicazione dell’agenda politica da perseguire, così come è stato, per la scorsa legislatura, l’istituzione del ministero della Transizione ecologica.
- Che ci sia la necessità di cambiare passo sul tema l’ha detto l’Istat qualche giorno fa pubblicando il report sulle previsioni demografiche del paese che stima al 2070 una popolazione di 47,7 milioni di residenti (contro gli attuali 59,2).
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La buona notizia è che sembra di capire che Salvini non voglia quel ministero per sé. La legislatura corrente si sta chiudendo con una oggettiva convergenza di intenti delle forze politiche sui temi proprio di questo ministero: è fondamentale che il prossimo ministro continui su questa linea.
Ci sono quattro notizie positive nella trapelata richiesta di Matteo Salvini di avere per la Lega il ministero della Famiglia e natalità. La prima buona notizia è che si menzioni la natalità in un nome di un ministero. È già una chiara indicazione dell’agenda politica da perseguire così come è stato, per la scorsa legislatura, l’istituzione del ministero della Transizione ecologica. Un ministro si giocherà la faccia sulla questione della natalità e per non perderla dovrà far cambiare pass



